ILICIC, La Coppa è la stessa. Il rendimento no
Josip Ilicic, prossimo temibile avversario dei viola nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Atalanta, è uno dei misteri del calcio che hanno calcato il campo del Franchi. Lo sloveno, anche a Firenze, ha sempre mostrato colpi incredibili, ma mai nessuno lo aveva visto al livello che ha mostrato in questi due anni alla Dea.
In città sono in tanti a rimpiangerlo, ma sono altrettanti coloro che, ricordando il suo atteggiamento nei confronti della maglia e talvolta anche del pubblico, preferiscono dimenticare i suoi trascorsi gigliati. Se l'Ilicic fiorentino fosse stato questo, non ci sarebbero dubbi sul fallimento della trattativa in uscita adoperata dal dg Corvino. Ma considerando ciò che ha dimostrato "Iliciclone" nel suo periodo in viola, è anche lecito pensare che semplicemente la sua maturazione completa sia arrivata con un pizzico di ritardo.
Fondamentalmente, l'Ilicic fiorentino verrà ricordato soprattutto per un episodio. Quel tiro che negli ultimi minuti di Fiorentina-Napoli, finale di Coppa Italia del 2014, avrebbe potuto cambiare l'esito del trofeo, grida ancora vendetta. Un tiro sbilenco, calciato malissimo dall'attaccante numero 72, da posizione invidiabile e assolutamente di favore che ha strozzato in gola l'urlo di più di 20mila cuori viola in trasferta. Un episodio negativo che volenti o nolenti, anche i più grandi estimatori del giocatore si ricorderanno per sempre e che, in qualche modo lo hanno marchiato a vita. La speranza, a questo punto, è che anche nella notte di Bergamo possa ripetersi, così da permettere ai tifosi viola, di legare al suo nome anche un ricordo positivo.