IL VALORE DEL TEMPO
In questo momento nel quale valutazioni ultra-milionarie saltano sulla bocca di tutti, c'è un altro valore del quale spesso nessuno, o pochi, tengono in considerazione. Quello del tempo. E Stefano Pioli in queste ore lo sta testando sulla sua pelle. Ma in che senso? Portiamo l'esempio di Bartlomiej Dragowski, in gruppo e per gli amici Bartek. Convocato dal ct Michniewicz nella rosa della Polonia U21, fino a qui il portiere della Fiorentina non è stato impiegato - ma neanche portato in panchina - per la sfida contro le Far Oer. Martedì con la Finlandia la seconda partita che potrebbe parzialmente modificare il giudizio, ma il succo è che Pioli, in particolar modo dopo l'infortunio occorso al titolare designato Lafont, avrebbe certamente voluto sfruttare in maniera migliore i tanti giorni di lavoro disponibili tra l'Udinese ed il Napoli, e magari beneficiare della sosta per far integrare maggiormente il polacco entro i movimenti della sua difesa. Ma tant'è: da mercoledì il Drago tornerà comunque in gruppo.
Il valore del tempo è poi un concetto che dovrà essere ben chiaro anche allo stesso Dragowski. Perché questo non è infinito, e la tanto agognata chance da titolare attesa è arrivata. Come insegnano i saggi, nel calcio basta un istante per buttare tutto all'aria. Ma anche per conquistarsi un posto all'apparenza inaccessibile. Ciò che è sicuro è che Dragowski - dopo aver visto le sue sparse prestazioni sin qui - non parte con la massima fiducia dell'ambiente, anche se ha il background e le spalle abbastanza larghe per provare a farsi carico del peso e tramutarlo in energia. C'è un tempo per tutto ciò. E fino a che non si avrà più chiara l'entità dell'infortunio di Lafont, dovrà aggredire ogni istante a sua disposizione. Come dicevamo, non è ammissibile sprecare tempo a certi livelli.