IL PIU' BEL GIOCO DEL MONDO
"L'oggetto magico ricorda il mondo di Mercator, solcato da meridiani e paralleli. L'oggetto è magico perchè rimbalza, rotola, vola, descrive per aria figure geometriche elementari, quasi sempre parabole, ma spesso anche rette che fra loro s'intersecano secondo i giochi, anzi, gli schemi. Il ricorso alla magia è iperbolico, ma non guasta. In fondo il gioco, se ben eseguito, si ispira all'armonia dei mondi. E dà soddisfazione diretta a chi lo sa fare aggiungendoci fantasia"*
Lo definiva così, il calcio, il grande Gianni Brera, maestro di giornalismo sportivo. Lo capiamo, adesso, con il gusto di chi vede materializzarsi un miracolo. E capiamo, adesso, perchè era fondamentale rimanere freddi di fronte alle delusioni, cocenti, dell'ultima settimana. Mentre già imperversavano le prime polemiche a pioggia, con l'ennesimo round fra società e stampa, il barcone viola aveva comunque il dovere di crederci, di provarci, di continuare a sognare. Ed è riuscito in un'impresa. Un controsorpasso ai danni del Milan che nemmeno nei più sfrenati sogni si poteva materializzare com'è accaduto al "Franchi". Con la squadra, inevitabilmente stanca, trascinata da trentamila cuori che s'incendiavano a ogni gol del Napoli.
Già, la gara del San Paolo. Insieme alle schizofrenie di San Siro (che rendono allettante persino il duello scudetto) sono stati gli spot al calcio che tutti si erano augurati, me che al contempo sembravano già così scontati, così scritti. Con quote imbarazzanti e proclami di mercato in chiave Champions League per Galliani e compagnia varia. E invece, folle come solo il calcio sa essere, ecco il colpo di scena. E la Fiorentina che rialza la testa, si riscatta e si riprende il posto un Champions. Quel quarto posto strameritato che già, a suo tempo, avevamo reclamato. Accarezzandolo, nel momento più difficile, con la speranza e la certezza di un gruppo che avrebbe comunque chiuso alla grande.
Adesso resta l'ultimo sforzo, gli ultimi metri. E siamo certi che Firenze si mobiliterà per spingere, come oggi, questa squadra oltre il sogno, oltre il traguardo. Una Champions League strameritata, la terza consecutiva sul campo, e una nuova stagione che, davanti, fa sobbalzare gli occhi. La Fiorentina ha di nuovo in mano il proprio destino e il suo match ball passa da Torino, in una sfida che i viola possono e devono vincere. La Champions è lì, a un passo. Ed è proprio un bellissimo gioco.
"Dei mondiali ho seguito le prime quattro edizioni dal '30 al '50 - come doveva un critico e uno storico del gioco, ottimisticamente definito "il più bello del mondo". S'intende, il calcio è il gioco più bello del mondo per me e per quanti lo seguono con la mia stessa passione. Altri su questa terra preferiscono giochi differenti e di essi garantiscono, come noi, che si tratti dei più belli. Mi sembra appena elegante non eccepire"*
*(G. Brera, "La leggenda dei mondiali e il mestiere del calciatore", Baldini e Castoldi, Milano 1994)