IL LATO POSITIVO
5 punti in 4 giornate. 1 gol fatto in 360 minuti disputati in campionato. Numeri che non possono certo far sorridere la Fiorentina, che sarà chiamata a sbloccarsi già a partire dalla trasferta di Torino contro i granata in programma per domenica prossima alle ore 15. Come spesso accade però, anche in questo caso, non tutto è da buttare in casa viola, per un rovescio della medaglia che, almeno in parte, può controbilanciare l'astinenza in zona gol della formazione di Vincenzo Montella.
La prima cosa che risalta agli occhi, e non potrebbe essere altrimenti, visto che la classifica dei viola continua comunque a muoversi, è la fase difensiva. Sono infatti soltanto due i gol subiti dalla Fiorentina in questo avvio di stagione, entrambi all'esordio contro la Roma all'Olimpico. Dal novantatreesimo minuto della prima giornata in poi, ovvero dal gol di Gervinho a tempo scaduto, nessuno è più riuscito a violare la porta di Neto, né al Franchi né all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo, ed è proprio grazie alla solidità del pacchetto arretrato viola che la banda Montella è riuscita a portare a casa i primi 5 punti della stagione in serie A.
Un altro aspetto, per certi versi da non buttare, anche se sarebbe potuto essere certamente molto più positivo, è quello relativo al confronto con la passata stagione. Nelle trasferte di Roma, contro i giallorossi, e Bergamo, la Fiorentina aveva infatti raccolto gli stessi tre punti guadagnati anche quest'anno, mentre nelle sfide interne contro Genoa e Sassuolo, era arrivato solo il pareggio contro i rossoblu, per un totale di un solo punto fatto in due gare. In questa stagione ne sono arrivati due, quindi il bottino è stato migliorato, anche se da una squadra come quella di Montella tutti si attendono, giustamente, di più.
Dopo le stesse 4 giornate di campionato, nella passata stagione, la Fiorentina aveva ben 10 punti in classifica, ovvero il doppio rispetto a quelli attuali, con un Giuseppe Rossi in più, 10 gol fatti e 4 subiti. Il lato positivo riguarda il reparto arretrato, da Neto a Gonzalo passando per Savic, Tomovic e Alonso. Qualcosa dovrà cambiare in attacco, è innegabile, ma per il momento Montella può comunque godersi qualcosa della sua nuova Fiorentina.