I TERMOMETRI DELLE AMBIZIONI

27.04.2011 11:25 di  Marco Sarti   vedi letture
I TERMOMETRI DELLE AMBIZIONI
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© foto di FEDERICO DE LUCA

Montolivo sì, Montolivo no. Gila sì, Gila no. La difficoltà a capirci qualcosa comincia ad essere estrema. Ogni giorno un nuovo capitolo uguale e contrario a quello di qualche giorno prima tanto che, oramai, un intera categoria di narrativa potrebbe essere creata attraverso la riproposizione di tutti gli articoli sui due ragazzi della Fiorentina. Le situazioni contrattuali sono diverse, uno è in scadenza 2012 l'altro nel 2013. Ma entrambi sono arrivati al crocevia della loro esperienza fiorentina.

Di Montolivo e della sua vicenda sono piene le pagine di qualsiasi quotidiano e periodico. Riccardo all'Inter, al Milan, alla Juventus. Ed effettivamente gli interessi ci sono e forti però ancora niente pare deciso nonostante il pessimismo sia ben riposto. Ancora l'entourage del giocatore si deve incontrare con la società, questo è un fatto ormai acclarato (Leggi le dichiarazioni rilasciate dal procuratore alla nostra redazione cliccando qui) Come è appurato che aspettare venti giorni od aspettarne quaranta a questo punto può cambiar poco. L'importante è che la società, quando si siederà al tavolo delle trattative, abbia argomenti molto convincenti. Non economici, non contrattuali, ma di ambizione, di vittorie o almeno di lottare per farlo. A quel punto, allora, Montolivo deciderà con piena consapevolezza di quel che lascia e quel che andrà a trovare da altre parti.

Per Alberto Gilardino, nonostante la situazione contrattuale sia molto meno critica, vale bene o male lo stesso discorso. Il giocatore vorrebbe restare a Firenze, ma, la sua permanenza all'ombra del Palazzo Vecchio è legata a doppio filo alle ambizioni della società. E si torna di nuovo lì. Se dalla società si avranno probabilità di riattivare, o riniziare, un ciclo simile a quello di Prandelli allora le possibilità di vedere Gilardino indossare la maglia viola numero 11 anche il prossimo anno sono alte, molto alte. Se, invece, la società non darà garanzie di competitività allora molte riflessioni andranno fatte. E di società disposte a raccoglierle ce ne sono molte. Non pare corretto affermare che Gilardino non vuole stare a Firenze, le sensazioni sono diametralmente opposte, tanto che si vocifera di un suo no alla Juve già a gennaio per aspettare le decisioni della Fiorentina. 

Di tante se ne scrivono e se ne leggono. Tanti rumors, voci, dichiarazioni, affari già fatti o presunti tali. Ed effettivamente le situazioni di Riccardo Montolivo e Alberto Gilardino non sono delle più semplici. Loro, sono al bivio della carriera tra scegliere la città che li ha amati e l'ambizione in senso stretto, cioè quella di vincere e non solo di lottare per farlo. Certo che se stesse così la situazione, la Fiorentina almeno lottasse per traguardi importanti, la conclusione delle due vicende potrebbe essere molto favorevole. Ma, stante la situazione di una Fiorentina al nono posto in classifica e senza alcuna certezza sull'immediato futuro, i destini dei due potrebbero davvero non essere fiorentini. In questi termini, i due, saranno l'ennesimo termometro delle ambizioni della società, su di loro si potranno misurare davvero le aspirazioni del nuovo ciclo. La palla, a questo punto, passa inevitabilmente alla società.