GLOBETROTTER

23.03.2012 14:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
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© foto di Firenze Viola

Ancora un allenamento a Viareggio, per il gruppo di Rossi, poi una nuova partenza. Direzione centro sportivo di Bogliasco, a un passo da Genova. Nel quartier generale della Sampdoria (e nessuno si azzardi a stilare paralleli inquietanti...) la Fiorentina sosterrà (domani) la rifinitura prima della conferenza di Delio Rossi. Un Rossi che, per inciso, pare essere stato tra i primi a chiedere di poter avvicinare la comitiva gigliata a "Marassi".

E così, dopo un'organizzazione che non è stata troppo semplice, volge al termine la settimana del "dopo shock" in casa viola. Dalle cinque batoste subite dalla Juve, alla gara di domenica contro il Genoa, la squadra è chiamata a scuotersi in un qualche modo. Pena un'ulteriore peggioramento di una classifica già di per sè preoccupante. Poi, o meglio, prima o poi, ci sarà anche tempo per provare ad organizzare il futuro.

Per il momento, però, il concetto di organizzione resta affare per niente banale in casa viola. Un ritiro viareggino ricercato all'ultimo minuto, in fretta e furia dopo 48 ore di riposo post Juve, quando i problemi dei terreni di gioco intorno a Montecatini non erano più superabili, è stato collaudato soltanto per tre giorni vista la partenza di stasera per Genova, e un surplus di presenze attese nella località della Versilia (hotel extralusso incluso), non solo per il weekend ma anche per una fiera allestita proprio a Viareggio. 

Una mini-odissea, a volerla rileggere, la settimana dei viola. Cominciata sì con due giorni di riposo, ma proseguita con un bel po' di spole in pullman. Lontani da Firenze per evitare ulteriori contestazioni, e metaforicamente parlando in fuga (costantemente sul pullman) dai malumori di una piazza che da sabato sera si porterà dentro un'umiliazione indelebile. Eppure, a pensarci bene, mai come oggi anche tutti i quadri dirigenziali sono riuniti in ritiro. Due presidenti, uno onorario l'altro operativo, un paio di manager, uno del club e uno del team, e ulteriori figure deputate a filtrare le comunicazioni. Certo, manca pur sempre un direttore sportivo, ma organizzare qualcosa di meno "itinerante" era improponibile?