FREY VS BORUC: ATTO SECONDO

07.04.2011 12:15 di  Cristina Guerri   vedi letture
FREY VS BORUC: ATTO SECONDO
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© foto di Giacomo Morini

Frey vs Boruc, atto secondo. Chi pensava che il dualismo tra i due portieri si fosse assopito dopo l'infortunio di inizio novembre del francese si sbagliava. In realtà il problema di convivenza tra i due è sempre esistito. E fino a domenica, visto il pieno recupero di Frey, la domanda (Frey o Boruc?) si ripeterà fino a fine campionato. Da una parte lo scalpitante Frey, dall'altra il granitico Boruc, che con le sue imponenti prestazioni ha fatto dimenticare l'assenza del francese. A inizio stagione, Mihajlovic una decisione la prese, anche se a parole i due partivano alla pari ("Frey o Boruc? Io scelgo entrambi").

A giocare infatti era solo e sempre Frey; Boruc, invece, era più dedito alle interviste in polacco e che tradotte in italiano anticipavano un addio. Ma forse il suo era solo un modo per attirare l'attenzione, per far capire al tecnico serbo che non era solo una possibile plusvalenza per la società in caso di cessione. E soffermandoci su questo aspetto, come non ricordare tutte le polemiche nate dopo il suo acquisto, ritenuto inutile vista la presenza di Frey, Avramov e Seculin. Ma il polacco le risposte, tranne piccole quisquilie (vedi l'uscita sbagliata contro la Roma all'Olimpico) le ha sempre date sul campo. Insomma, detto in soldoni ci troviamo di fronte a due numeri uno, che difficilmente l'anno prossimo vestiranno ancora la stessa maglia. Frey o Boruc. Boruc o Frey? Difficile capire chi dei due lascerà la Forentina; gli aspetti da valutare sono infatti tanti. A partire dall'ingaggio: Frey ha quello più alto e una una cessione potrebbe far risparmiare tanti soldi a Corvino, che vendendolo farebbe incassare molto di più rispetto a Boruc. Aspetto spogliatoio: Frey dopo tanti anni nel capoluogo toscano è considerato all'interno dello spogliatoio un leader, un peso dunque importante a livello psicologico. Chi vivrà, vedrà.

Ma va considerato il fatto che in panchina c'è un terzo elemento, Neto, che scalpita. E' arrivato a gennaio, giovane e volenteroso, ma in questi mesi di inattività ha perso i contatti con la nazionale verdeoro. Chissà, forse Mihajlovic gli concederà una chance da qui all'ultima di campionato contro il Brescia. Lui che sicuramente resterà a Firenze e che un giorno potrebbe difendere la porta della Fiorentina che verrà. Intanto…Frey o Boruc?