FIORENTINA-TORINO PRIMAVERA, I PIÙ E I MENO IN CASA VIOLA

31.05.2018 17:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA-TORINO PRIMAVERA, I PIÙ E I MENO IN CASA VIOLA
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© foto di Giacomo Morini

I PIÙ

CEROFOLINI Mai impegnato nel corso del primo tempo, diventa però subito protagonista quando a metà frazione il Torino col solito Butic sfiora il gol del vantaggio dopo una dormita collettiva di tutto il reparto difensivo: nonostante sia sbilanciato, col piede riesce a murare la porta prendendosi i meritati applausi del Franchi. Attento, infine, nella ripresa quando su una punizione deviata di Butic salva tutto in corner.

RANIERI Adattato ancora una volta a fare il centrale assieme a Hristov a causa della squalifica di Pinto, il terzino sinistro se la cava egregiamente, non concedendo spazi al suo diretto avversario (oggi marcare Butic e De Angelis non era esattamente un compito facile) e dimostrandosi una valida risorsa per la prima squadra, in virtù della sua duttilità.

DIAKHATE Sarà discontinuo, peccherà di leggerezza ma quando le gare contano, il capitano c'è sempre. E fa valere tutta la sua esperienza da fuoriquota. Diakhate tiene bene le redini del centrocampo per tutta la partita, non eccendenzo in leziosità. Magistrale, poi, nella ripresa la punizione che arrotonda il punteggio e chiude di fatto la pratica della partita.

GORI Galleggia per i primi 53’ su tutto il fronte d’attacco, cercando il più delle volte il tiro dalla distanza senza mai inquadrare la porta. La pepita d’oro sui sui piedi arriva però all’8’, quando Sottil lo serve in profondità e il bomber con un colpo da biliardo mette dentro. 

MELI Bravo ad entrare a partita in corso e segnare un bel gol nel finale. Per il classe 2000, autore dell'errore che all'andata aveva permesso l'1-1 su rigore al Torino, una bella rivincita.

I MENO

SIMONTI Nel primo tempo l’occasione più grossa per il Toro è figlia di una sua disattenzione in piena area sull’out sinistro, dove si fa bere dal diretto avversario restando piantato sul suo posto. Nella ripresa cresce un po' di più in virtù degli spazi che i granata gli concedono.

LAKTI L’albanese, dopo una stagione molto generosa e il record personale di gol, sta vivendo un evidente periodo di flessione e lo conferma anche oggi, dove pur giocando tra le linee si vede poco e raramente riesce a trovare il giusto pertugio per andare al tiro. 

MAGANJIC Così come nella sfida d’andata, fatica tantissimo a trovare spazi e soffre la velocità del Toro quando si tratta di andare ad aggredire il portatore di palla. Con lui così a mezzo servizio, l’attacco viola vive costantemente con il freno a mano tirato.