FIORENTINA, Magia Cassano
Due giorni per trovare un attaccante. Due giorni per andare sul mercato e pescare un giocatore in grado di raccolgiere il testimone di Adrian Mutu e aiutare la Fiorentina in una seconda parte di stagione da brivido. Missione impossibile, si diceva. "Ci vorrebbe il Mago Silvan più che Corvino", aveva detto Andrea Della Valle.
Due giorni, dicevamo. Due giorni per portare a Firenze Antonio Cassano. Ebbene si. E' lui il regalo che Pantaleo Corvino, adesso si da elevare a rango di mago assoluto, porta in dote a Cesare Prandelli. Fuori Mutu, dentro il Pibe de Bari. E scusate se è poco. Solo immaginarlo sul prato del Franchi alle spalle di Gilardino mette le ali che nemmeno certe bevande. E agli altri, agli avversari, i brividi già corrono lungo la schiena.
Ma veniamo ai dettagli, per stropicciarsi gli occhi ci sarà tempo. Cassano arriverà alla Fiorentina, salvo clamorose sorprese, in prestito secco. Niente diritto di riscatto, quindi. Resta da ottenere il via libera del Real Madrid che deve dare il placet ad ogni spostamente del talento barese. Dettagli. Le merengues sono infatti impegnate stasera in un match di campionato, e non è stato quindi possibile per Marotta e Corvino avere un contatto diretto con loro. Ci sarà domani, per arrivare lunedì all'annuncio ufficiale.
"Peter Pan", come lo chiamavano a Roma, percepisce un ingaggio da circa 3 milioni netti a stagione, ed ai viola restano da pagare sei mensilità. Per essere chiari, un milione, un milione e mezzo da qui a giugno. Particolare molto importante. Corvino era sulle sue tracce già da tempo, in ottica prossima stagione, ma il caso Mutu ha convinto il PandaLeo a dare l'accelerata decisiva. Il via libera definitivo è arrivato venerdì sera da Andrea Della Valle, dopo il lungo confronto avuto all'interno del Franchi con Prandelli. E ancora. Cassano arriva in viola su precisa richiesta del mister. Proprio lui, quando da più parti di vociferava l'esatto contrario, ovvero che il tecnico di Orzinuovi avesse stoppato l'operazione. Assolutamente no. Prandelli è stuzzicato, e non poco, dall'idea di allenare di nuovo Antonio.
E a giugno? Adesso è inutile pensarci. Certo è che averlo sotto gli occhi per sei mesi e poi doverlo salutare sarebbe tortura difficile da sopportare. Ma questa è un'altra storia, e a scriverla ci penserà Pantaleo Corvino. Del resto, da uno che in due giorni si trova tra capo e collo il caso Mutu e reagisce prendendo Antonio Cassano possiamo aspettarci di tutto.