FIORENTINA, Brutta senz'anima

04.10.2010 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
FIORENTINA, Brutta senz'anima
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Bella senz'anima, forse. Infondo il titolo arriva in prestito dal buon Cocciante. Ma, quest'oggi, a essere onesti giudicare la Fiorentina bella è esercizio di fiducia fin troppo audace. La squadra vista in campo contro il Palermo davvero tonico appare, ancora, la sorella depressa di quella degli ultimi mesi della gestione Prandelli. Reparti slegati, poca convinzione, quantità industriali di errori grossolani. Con tutte le attenuanti del caso, dalla caviglia di Montolivo alla lista di infortunati, questa squadra è in caduta libera.

Perchè concedere più di un tempo agli avversari, adesso, sta diventando qualcosa di più di una semplice, folle, abitudine. Sta diventando una costante di questa squadra che, solo quando non c'è più niente da perdere, sembra finalmente liberarsi dei fantasmi del passato e giocare liberamente. Quasi che quel gruppo, un tempo cementato, adesso sia slegato, sciolto, sfatto. Non c'è sacrificio per il compagno, non c'è movimento di squadra, non ci sono le trame in mezzo al campo. Contro il Palermo, del resto, soltanto l'ingresso di Santana pare aver risvegliato le manovre offensive della Fiorentina inerme di fronte ai rosanero trascinati da Pastore (giocatore, inevitabile sottolinearlo, da inseguire anche a piedi a prescindere da qualsiasi modulo si scelga...).

E se, da un lato, è il gruppo che sembra mancare dall'altro, adesso, è anche Mihajlovic che finisce sul banco degli imputati. A distanza di oltre 100 giorni dai primi contatti fra il tecnico e la sua nuova squadra, non c'è un barlume di gioco che si possa definire tale. Dal 4-2-3-1 al 4-3-3 per poi tornare di nuovo ai due mediani davanti alla difesa, con l'inserimento di Donadel. Qualche segnale di vita, per la verità, era arrivato più dal match contro il Parma, che non da quello di Genova, ma da qui a individuare un gioco ce ne corre.

Anche su questo aspetto, Mihajlovic adesso deve trovare un modo per cambiare passo. Sia nella gestione del gruppo, che nel mettere in campo questa squadra. Perchè il primo tempo di oggi è figlio anche di una disposizione mai adeguata. Tanto di più se messa di fronte a un avversario, il Palermo, dove invece i giovani sembrano in grado di volare. Tanti problemi, da risolvere nel giro di 15 giorni. Il cammino, cinque punti in sei gare di cui quattro interne, è da lotta per la salvezza. Per non dire di peggio.