FIORENTINA, A Bari per sfatare un tabù
Dopo l'ultimo successo esterno sul campo del Palermo, la Fiorentina si prepara in vista dell'ennesima prova di maturità lontano dalle mura amiche del'Franchi' con il Bari. Una partita insidiosa nonostante il declino ormai evidente della squadra pugliese e l'ultimo precedente della Fiorentina nel capoluogo pugliese. Per trovare una vittoria viola al 'San Nicola' bisogna infatti tornare con la memoria all'8 febbraio 1998, quando la Fiorentina di Alberto Malesani si impose sui 'biancorossi' e Morfeo fu il giustiziere di giornata per l'ultima volta da ormai tredici anni. L'ultima trasferta al 'San Nicola', sebbene fosse la conclusiva della scorsa stagione nonché di Prandelli sulla panchina viola, riporta alla mente un due a zero che sancì la fine di un'era, quella Prandelliana, e vide entrambe le squadre fermarsi a quota 47 in classifica.
La trasferta pugliese resta dunque a tutti gli effetti un tabù che sembra destinato ad essere abbattuto, vista e considerata la necessità di punti della Fiorentina e la vena decisamente negativa e tendente alla retrocessione messa in mostra anche nelle ultime giornate con Bortolo Mutti in panchina. La Fiorentina dovrà però risolvere alcuni problemi tattici da non sottovalutare. Primo su tutti quello del rientrante Vargas, finalmente disponibile dal primo minuto dall'11 dicembre scorso contro l'Udinese, che appare al momento difficilmente collocabile nel 4-3-3 di Mihajlovic ed quello relativo a Gaetano D'Agostino. L'escluso eccellente delle ultime tre apparizoni dell Fiorentina, che domenica dovrebbe tornare dal primo minuto al posto di Donadel al fianco di Behrami e Montolivo nonostante le perplessità relative alla disposizione tattica della Fiorentina, che sulla carta potrebbe vedere a centrocampo l'impiego del peruviano come interno sinistro di centrocampo e Montolivo inevitabilmente dirottato al centro del terzetto di mediana.