EPPUR SI MUOVE
Il caso è servito più o meno da tempo. Un po' come tanti altri che costellano l'universo viola. Perchè a onor del vero su quasi tutte le situazioni più importanti i riflettori delle cronache sono puntati da tempo, senza che tuttavia pronte soluzioni siano apportate. Esempio massimo del momento attuale è rappresentato dall'arco di tempo che ha visto il passaggio dalla gestione Montella a quella di Paulo Sousa. Un testimone che per passare da una mano all'altra c'ha impiegato quasi due settimane.
E se la questione allenatore finalmente sistemata può quantomeno rasserenare, altre vicende aperte restano in attesa (dicevamo) di sviluppi. Come nel caso di Salah, a metà strada e nel limbo delle incertezze per un'operazione che diventa ogni giorno più complessa da leggere. Perchè ci sarebbero potuti essere tanti modi per gestire (con anticipo) il caso Salah, se non fosse stato proprio l'egiziano il crocevia degli ultimi mesi viola. Diventando la discriminante nelle scelte societarie e di mercato, tra chi lo ha voluto a tutti i costi e chi aveva nel mirino Ocampos.
Suo malgrado la Fiorentina, piazzato il tassello portoghese nello spazio dedicato al tecnico, adesso si ritrova a dover gestire un caso già fondamentale per le sorti del proprio domani, probabilmente ancora di più dei due rinnovi Bernardeschi e Babacar pur sempre sulla modalità dello "stand by". Il lavoro, di certo, non mancherà alla rinforzata (almeno quella) squadra di mercato, con l'altro portoghese Pereira in prima fila. Qualcosa si è mosso oggi con il via all'era Sousa, la Fiorentina è viva, si muove.