DOPO UN'ESTATE DA INCUBO, ITALIANO RITROVA L'EROE DI BASILEA

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È rimasto tutto fermo allo scorso 18 maggio, a quella serata di Basilea: al 127', a quella corsa stracolma di gioia dopo la rete del 3-1 del St. Jakob Park. Un momento d'estasi impareggiabile, che è però anche uno dei pochi bagliori di luce della prima stagione di Antonin Barak a Firenze. Dopo la prima annata in viola, condita da 46 presenze, 8 reti ed un assist e la sensazione di aver visto solamente una copia sbiadita rispetto a quella vista nella precedente stagione, con Tudor, all'Hellas Verona, è arrivata un estate da cestinare, condizionata da un pesante problema fisico che gli ha fatto saltare in toto preparazione ed amichevoli. 

Un'infezione, scoperta a metà luglio e trascinata fino a qualche settimana fa, che avrebbe potuto far nascere anche qualche interrogativo in dirigenza sull'investimento fatto dai viola a inizio gennaio (quando la Fiorentina ha deciso di riscattarlo anzitempo dall'Hellas per un totale di 6 milioni). E alcune mosse di mercato, su tutte l'acquisto di Gino Infantino in quello che l'anno scorso, con il passaggio al 4-2-3-1, era stato il suo ruolo, potevano essere lette come la volontà di voltare pagina e accantonare il "progetto Antonin".

Questa pausa nazionali è arrivata invece col tempismo perfetto per il centrocampista ceco, che sta sfruttando le due settimane di pausa per una sorta di preparazione estiva concentrata e per rimettersi a disposizione di Italiano. Nel frattempo, Barak è tornato ad allenarsi in gruppo già da qualche giorno e dopo l'abisso estivo, è pronto a ricominciare da zero. Italiano spera di poter contare, magari già dalla gara contro l'Atalanta, sul nuovo vecchio Barak.