DIVERSE VELOCITÀ
Ci fosse da giocare ogni tre giorni probabilmente sarebbero tutti più contenti. In primis la società, che pur in assenza di un "Franchi" sold out potrebbe comunque contare su maggiori introiti. Ma anche squadra ed allenatore avrebbero di che rallegrarsi. Le opportunità di riscatto, infondo, si moltiplicherebbero. Perchè, comunque la si guardi, a quota 6 gare disputate, in casa viola, c'è già qualcosa di cui rammaricarsi.
Ed è fondamentalmente della classifica che parliamo. Fosse solo per quei 2-3 punti che avrebbero potuto ulteriormente sospingere un gruppo, e una piazza, uscito da un'estate particolarmente difficile. Ma anche per quel gioco che, ancora oggi, la squadra non riesce ad esprimere. Ecco perchè, poi, la settimana in arrivo sarà di quelle campali. Perchè giocando ogni tre giorni la Fiorentina potrà, forse definitivamente, misurarsi. Con l'ovvia speranza di trovarsi realmente migliore a quella dello scorso anno dopo averlo sostenuto per tutto il precampionato.
Perchè se da un lato la squadra continua a lasciare più di una perplessità, dall'altro la società sembra aver riavviato ben altro tipo di cammino. E di ritmo. Inaugurato con il centro sportivo, rilanciato con l'ipotesi dello stadio nuovo alla Mercafir. E sancito con il rinnovo di Jovetic. Tutti movimenti che smentiscono,una volta di più, le voci di dismissione e disaffezione che a lungo sono aleggiate sulla torre di Maratona.
Velocità opposte, in pratica, quelle che in questo momento le due Fiorentine tengono. In campo e nelle stanze dei bottoni. Con la squadra che deve ancora confermare sul campo di poter legittimamente puntare all'Europa e la società che, invece, progetta ben altri scenari. Per i quali, l'Europa, diventa come minimo il primo obiettivo da centrare. Continuando così, se fossimo in una gara di canotaggio, il rischio è quello di vogare con un solo remo. E continuare a girare in tondo.