DIBATTITO APERTO
Il dibattito è più che mai aperto, anche perché in città da giorni non si parla d’altro. Fiducia a Gomez o a Babacar? La gara di Kiev, riacciuffata al 92’ da una zampata del panterone viola, ha riproposto d’attualità quello che è un tema su cui Firenze aveva per la verità iniziato ad interrogarsi già da inizio stagione, quando il senegalese era tornato al Franchi reduce da un campionato strepitoso in B col Modena ed il tedesco fin dalle prime partite aveva iniziato a non ingranare. E a generare i primi malumori, infortunio alla 3a giornata a parte. Spesso in questi casi aiuta moltissimo soffermarsi sui numeri messi insieme dai due attaccanti della Fiorentina per rendersi conto che in effetti qualche differenza tra i due giocatori c’è.
Mario Gomez, infatti, ha sin qui collezionati 28 presenze tra campionato, Europa League e Coppa Italia, mettendo a segno nove reti e giocando complessivamente 2.075 minuti (recuperi, ovviamente, esclusi): il risultato di queste cifre consegna al numero 33 una media di una rete ogni 231’ minuti giocati, praticamente un gol ogni due partite e mezzo. Un dato non certo esaltante ma decisamente incrementato nel corso degli ultimi due mesi, quando il tedesco ha ricominciato a trovare (parentesi Juve, Napoli e Dinamo Kiev a parte, in cui l’ex Bayern è stato impalpabile) la via della rete con una certa continuità.
Dall’altro lato invece c’è il Baba, eroe della notte dell’Olimpyskyi ed adesso in cima alle preferenze di tutti i tifosi viola che sognano di raggiungere la semifinale di Europa League ancora con il loro numero 30 in campo. Per il talento senegalese sono 27 le presenze complessive raccolte quest’anno con la Fiorentina (una in meno rispetto a Gomez) mentre sono ugualmente 9 le reti messe a segno da agosto ad oggi. Fin qui nulla di straordinario, il dato sembra pressoché identico a quello di Gomez. Ma ad ampliare il divario tra i due giocatori - oltre all’ingaggio imparagonabile - c’è sempre la famigerata media-gol, un numero spietato che vede il Baba andare in rete una volta ogni 151’ giocati. Decisamente molto meno rispetto a Gomez, che a differenza del senegalese è partito spesso e volentieri da titolare a differenza del compagno di reparto. Chi in campo con l’Hellas e poi con la Dinamo, dunque? A Montella la scelta finale.