DERBY SALVEZZA

18.12.2011 20:00 di  Marco Sarti   vedi letture
DERBY SALVEZZA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Ora testa al Siena. Il calcio moderno, nel bene e nel male, permette, con le sue mille partite a stagione, di chiudere velocemente una pratica e aprirne un'altra. Così dovrebbe fare la Fiorentina: archiviata l'Atalanta si dovrebbe buttare anima e corpo sul derby mai così fondamentale col Siena. Certo, le colpe della situazione in cui versano i viola sono evidenti e valgono una riflessione molto più che approfondita: l'ambiente ribolle di rabbia (leggi qui), alcune ipotesi per provare a ripartire ci sono pure (leggi qui) ma adesso la gara più importante che la Fiorentina (intesa come calciatori e società) deve giocare non è quella contro Guido Rossi, non è quella sul mercato (anche se le voci su Palombo si fanno sempre più insistenti), non è quella tutta societaria tra i sostenitori di Corvino e i detrattori del diesse salentino ma è quella contro il Siena. Un derby fondamentale e difficile quanto non mai.

D'altronde la graduatoria recita Fiorentina 17 e Siena 14. Va da sé che la formazione di Sannino oltre a puntare a fare uno sgambetto ai rivali di sempre punti anche ad agganciarli in classifica. E la viola vista contro l'Atalanta - leggerina e con poco carattere - preoccupa molto in vista della sfida nel catino bianconero. Soprattutto perché sarà derby salvezza e la squadra viola non è abituata, al contrario del Siena, a disputare queste partite, giocate più di fisico e di carattere che di tecnica.

Ben vengano allora le dichiarazioni di giocatori come Behrami che si dimostrano ancora una volta fondamentali non solo in campo. "Dobbiamo metterci in testa di lottare prima per salvarsi; la nostra classifica è questa, non possiamo esimerci dal lottare col coltello tra i denti" ha detto lo svizzero. Ed è questo l'ardore agonistico che servirà martedì sera in una partita già sentita di per sé e che assume ulteriore importanza per la posizione delle due squadre, mai come quest'anno invischiate nelle parti basse della classifica. Adesso servono punti salvezza, altro che Europa, mercato, Guido Rossi e voli pindarici, la Fiorentina di oggi non se li può permettere.