DELIO E I CUBI DI RUBIK
Alla vigilia di Palermo-Fiorentina, nella consueta conferenza stampa, Delio Rossi ha parlato di quella che per lui sarà una sfida particolare: quella contro il suo recente passato. Un legame, quello fra il tecnico di Rimini e la sua ex tifoseria, ancora molto forte, fatto di stima reciproca. Per la Fiorentina, ancora a secco di vittorie lontano dal Franchi in questo campionato, sarà una sfida tanto difficile quanto importante.
L'allenatore viola, tanto per cambiare, è ancora alle prese con diversi problemi, primo fra tutti l'assenza di Stevan Jovetic, probabilmente il giocatore che più stimola Delio Rossi per le sue qualità e il suo enorme potenziale e che ancora non è praticamente mai stato a disposizione del suo nuovo tecnico. La nuova Fiorentina che sta nascendo non potrà prescindere dall'apporto del montenegrino. Poi c'è un Gilardino che non sta segnando con continuità, ma questo momento, a detta del Mister, potrà essere superato quando la squadra avrà assimilato il suo gioco. E magari per il Gila aumenteranno i rifornimenti.
C'è poi la questione-Vargas, convocato dopo la positiva prova fornita con l'Empoli ma probabilmente destinato ancora a partire dalla panchina. Questo perchè, come spiegato dal tecnico, anche i giocatori migliori vanno in campo se sono al massimo della forma, altrimenti "meglio un ciuccio vivo che un dottore morto". Tuttavia il fatto che il peruviano figuri tra i convocati significa che siamo sulla strada giusta in questo senso.
Su Cerci invece, la domanda è stata sulla difficoltà di tirare fuori tutto il potenziale di cui dispone, un vero e proprio cubo di Rubik. Un rompicapo al quale Delio Rossi si dedicherà sicuramente con impegno, magari però quando il numero dei problemi da risolvere sarà diminuito, visto che adesso tra infortuni, condizione fisica da ritrovare, moduli e cambiamenti tattici, il tecnico viola di rompicapi ne ha anche troppi da affrontare.