DAL 3-5-2 AL 4-3-2-JOVETIC
E’ stato il tormentone delle ultime settimane. Stevan Jovetic, la sua scarsa vena sottoporta, il suo gioco troppo lontano dall’area di rigore e il modulo di Montella, il 3-5-2, che non riusciva a esaltare le sue caratteristiche. Ma ecco che dopo la partita più brutta, quella contro la Juventus a Torino, il tecnico viola ha deciso di cambiare, passando dall’ormai collaudato 3-5-2 a quello che dovrebbe essere il modulo del futuro viola, ovvero il 4-3-3. Con il nuovo schema tattico, il numero 8 viola è il punto di riferimento avanzato, con Ljajic sistemato a sinistra e Cuadrado a destra, e grazie a questa innovazione Jojo è riuscito finalmente a tornare decisivo, giocando molto più vicino alla porta e essendo in grado di arrivare con facilità al tiro.
Ma il nuovo scacchiere di Montella non ha dato frutti solo per quel che riguarda il reparto avanzato, visto che con l’arretramento di Pasqual e lo spostamento di Tomovic sulla corsia di destra, la squadra sembra aver ritrovato quella solidità difensiva che aveva smarrito nelle ultime settimane. A centrocampo tutto invariato, con il trio delle meraviglie che oltre ad aver ripreso la squadra in mano e ha ricominciato a macinare gioco come nei periodi migliori. Un cambiamento che ha giovato a tutti, ma soprattutto a Jovetic, che subito dopo la gara ha affermato di essersi trovato molto bene nel nuovo modulo viola. Il montenegrino ha sempre detto di non divertirsi quando costretto ad essere il terminale offensivo della squadra, ma la doppietta messa a segno contro l’Inter potrebbe fargli cambiare idea.
Anche perché il 4-3-3 di Montella potrebbe esser visto anche come un 4-3-2-Jovetic, e adesso che la Fiorentina ha ripreso il suo cammino verso l’Europa nessuno ha più voglia di fermarsi, con Jojo che finalmente è tornato ad essere il vero top player della squadra gigliata.