DAGLI ERRORI AL CARRO DEI VINCITORI

13.11.2012 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
DAGLI ERRORI AL CARRO DEI VINCITORI
FirenzeViola.it
© foto di Luca Gambuti/Image Sport

Difficile che a Firenze non ci si possa dividere. Anzi, impossibile. Nemmeno di fronte alle gioie e alle soddisfazioni che la squadra di Montella sta regalando al suo pubblico. Verrebbe da domandarsi il perchè, ma solo se si decidesse d'ignorare quella che poi è la natura di chi a Firenze c'è nato. Guelfi e Ghibellini, direbbero i più esperti. Che da sempre si scontrano nel dna di questa città e della sua gente. E allora, se sull'argomento che più appassiona, quello legato al colore viola, un po' tutti sono concordi nell'ammettere che questa stagione è già da incorniciare, esistono comunque altri aspetti sui quali c'è divergenza di vedute. E, alla fine, sembra quasi che oggi, chi loda il lavoro della società e della squadra, si limiti a scalare le scalette necessarie per salire sul famigerato carro dei vincitori.

Sembra quasi che, in altri termini, i tanti critici degli ultimi mesi oggi abbiamo semplicemente cambiato bandiera e issato i vessilli più morbidi dell'incensazione. Opera di per sé discutibile, soprattutto se la distanza tra quanto fatto (sul campo e non) negli ultimi 2 anni e quanto cambiato negli ultimi mesi è sotto gli occhi di tutti. Vien da domandarsi, allora, cos'altro avremmo dovuto raccontare noi per primi, mentre la Fiorentina si perdeva. Dietro a scelte di mercato discutibili, dietro a una comunicazione contraddittoria e paradossale, dietro a una distanza con la propria gente che si faceva giorno dopo giorno sempre più siderale. E cos'altro avrebbero dovuto dire o pensare i tifosi, pronti a spendere soldi ed energie per seguire una squadra che su quasi i tutti i campi non faceva altro che deludere.

Insomma, cos'avrebbero dovuto fare addetti ai lavori, cronisti e tifosi? Tenere la testa sotto la sabbia e sperare ciecamente in un rilancio che, fino a metà luglio, non si concretizzava nemmeno all'orizzonte? Preferiamo, allora, pensare che siano state proprio le ammissioni degli errori dei diretti protagonisti, e le recriminazioni dei primi fruitori della Fiorentina (cioè i tifosi) a far capire ad Andrea Della Valle che era necessario cambaire rotta. E che quelle critiche abbiamo contribuito a far rinascere questa Fiorentina. Perchè raccontare oggi di come sia tornata a brillare la passione per questi colori non è salire sul carro, ma semplicemente limitarsi a raccontare quanto di buono sta facendo questa squadra e questa società. Esattamente come, negli ultimi due anni, sono stati raccontati tutti gli errori commessi.