DAGLI "ANIMALI" DI PRAGA ALLE DUE MISURE DELLA UEFA: MA A NYON STA A CUORE IL CALCIO?

21.06.2023 20:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
DAGLI "ANIMALI" DI PRAGA ALLE DUE MISURE DELLA UEFA: MA A NYON STA A CUORE IL CALCIO?
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Rocco Commisso li aveva chiamati senza mezzi termini "animali", riferendosi ai tifosi del West Ham che durante il primo tempo della finale di Conference League a Praga avevano bersagliato con lancio di oggetti (tra cui una carta di credito, una scarpa e una sigaretta elettronica) Cristiano Biraghi, intento a battere un calcio d'angolo sotto lo spicchio riservato ai sostenitori inglesi. Eppure, quella ferita alla testa che ha condizionato in modo chiaro la gara del capitano - così come, di fatto, di tutta la Fiorentina - non è stata evidentemente un motivo sufficiente agli occhi della Uefa per sanzionare in modo esemplare le follie degli Hammers, che nel dispositivo emesso nel tardo pomeriggio di oggi sono stati multati con un'ammenda di (appena) 58mila euro e due turni in trasferta senza tifosi nella prossima fase a gironi dell'Europa League (il secondo match verrà però sospeso con una condizionale della durata di due anni).

Lo stupore (misto a irritazione) che si respira in queste ore in casa viola aumenta a dismisura se si prendono tuttavia in esame i provvedimenti inflitti dalla Uefa al club di Commisso. Che è stata inserita in addirittura tre dispositivi diversi per i comportamenti dei tifosi viola manifestati nelle ultime gare dalla scorsa Conference: in occasione della semifinale d'andata contro il Basilea, è stata infatti rilevata l'infrazione legata all'accensione dei fuochi artificiali (la stessa sanzione coinvolgerà anche la società svizzera) mentre nel match di ritorno - quello che ha portato a conseguenze economiche peggiori - sono stati puniti i tafferugli al di fuori del St. Jakob Park e, anche in quel caso, l'accensione di materiale pirotecnico e petardi. A tutto ciò (che già ha portato la multa a un totale di 30mila euro e al divieto di trasferta per una gara) si aggiunge una sanzione pari a 4mila euro che la Uefa assegna in automatico alle società che durante una partita europea collezionano più di cinque cartellini gialli: a Basilea a finire sul taccuino dei cattivi furono, nell'ordine, Igor, Ranieri, Gonzalez, Ikoné, Italiano, Bonaventura e Barak). Chiude il bilancio il lancio di oggetti da parte dei tifosi viola nella finale di Praga.

Per il momento la Fiorentina ha scelto di non commentare in via ufficiale le decisioni arrivate da Nyon anche se, come detto, il fastidio è il sentimento che in questa prima fase di analisi va per la maggiore negli uffici di Viale Fanti. Anche per questo il club si prenderà probabilmente tutti e cinque i giorni a sua disposizione per valutare se inoltrare o meno ricorso (la Roma, se pur per motivazioni e ammende diverse, ha già fatto sapere che farà reclamo). Quello che in ogni caso sembra emergere in modo limpido è il diverso trattamento che la Uefa - definita "imbarazzata" per gli avvenimenti dell'Eden Arena da Commisso - ha scelto di riservare alle tifoserie di Fiorentina e West Ham, visto che - a conti fatti - l'unica vera differenza che emerge tra le sanzioni comminate a viola e Hammers è di tipo pecuniario (e, peraltro, di appena 24mila euro). "We care about football" è il motto portato avanti con orgoglio in questi anni da Aleksander Ceferin: viene a questo punto da domandarsi se sia così davvero.