DA APERITIVO A PRIMO PIATTO
Moderare l'entusiasmo e non affrontare con eccessiva spavalderia la trasferta di Milano: sono questi i due punti sui quali Vincenzo Montella ha voluto insistere con i suoi giocatori nei giorni successivi al bel pareggio interno con la Juve. Concetti davvero impensabili se commisurati soltanto al difficile periodo che già nella passata stagione la Fiorentina si trovava a vivere. Iniziò infatti con l'inatteso ko casalingo alla 5a giornata con la Lazio il lungo travaglio della Viola targata Mihajlovic-Rossi.
La situazione oggi, invece, è totalmente diversa: la serata di martedì ha infatti raccontato di una squadra capace di schiacciare per 90' nella sua metà campo i campioni d'Italia, reduci da una prova di immenso carisma contro il club che pochi mesi fa alzava la Champions League. Un grande successo dunque. O come direbbe ironicamente Diego Della Valle, un bell'aperitivo.
Ed è prorpio partendo da questa definizione che Montella vorrà sin da domani vedere dei concreti passi in avanti, sopratutto per ciò che concerne la cattiveria in fase realizzativa. Al di là, infatti, dei quattro gol segnati da Jovetic (apparso leggermente in calo nelle ultime due partite), gli unici a trovare la via del gol sono stati fino ad oggi Toni e Roncaglia. Ed anche il centrocampo, da par suo - ancora orfano di Aquilani - dovrà prima o poi dare il suo contributo in zona rete. E solo così sfiziosi aperitivi potranno trasformarsi in abbondanti primi piatti. In attesa, magari, della torta di gennaio.