CORVINO, Per me è un mercato difficile
"Siamo all'inizio di un'altra stagione, per la prima volta siamo sul campo quest'anno. E' giusto fare qualche considerazione". Così esordisce Pantaleo Corvino da Cortina d'Ampezzo, nel primo giorno di ritiro. "Ho detto alla squadra, guardando tutti in faccia, che in questi quattro anni abbiamo fatto tantissimo. Se ripercorriamo quello che è stato fatto, è stato qualcosa di straordinario, ho voluto ribadirlo. Gli ho detto anche che siamo in una situazione dove veniamo continuamente sollecitati, a volte la passione di molti, se passione possiamo chiamarla, ci porta ad essere messi in discussione. Ma questo, di fatto, fa parte del gioco... Noi facciamo finta di starci, ma non possiamo non considerare quello che abbiamo fatto. Qui vogliamo ancora fare, non vogliamo fermarci: per fare, però, ci servono le motivazioni, più di cinque anni fa, da parte di tutte le componenti. Ma soprattutto da parte dei giocatori, sono loro i veri guerrieri che ci hanno fatto vincere tante battaglie. Quattro anni fatti così potrebbero essere anche la fine di un ciclo, perché quattro stagioni così sono Scudetti. La fine di un ciclo, però, è quando non credi in qualcuno, ma noi crediamo molto in questa squadra. Noi, Prandelli, Corvino e la società, non devono dimostrare niente a nessuno. Lo abbiamo già fatto. Con quello che abbiamo, che è molto, grazie ai sacrifici della proprietà, riusciamo ad ottimizzare più del massimo. Non credo che questa squadra debba ancora dimostrare qualcosa, ma non dobbiamo neanche cullarci. Io sono un ds con 20 milioni di monte ingaggi netto, il mio allenatore è più bravo di me ad esaltare quello che gli metto a disposizione, tutto ciò non deve far pensare a nessuno che dobbiamo dimostrare ancora qualcosa".
Sul pubblico. "Ci fa piacere se, anche se pochi come oggi, il pubblico ci acclama. Il nostro pubblico è quello che riempie lo stadio e ci sostiene sempre. Se c'è qualcuno fuori da ogni considerazione, che sente di esternare qualche pensiero, di contestarci, fa parte del gioco. Ma noi, del nostro pubblico, non abbiamo avuto niente da ridire".
Sul mercato. "Oggi abbiamo un bel gruzzolo da parte da spendere, può essere poco o molto a seconda di come uno pensa di poterlo investire. Noi cerchiamo con queste risorse, con le nostre capacità, di lavorare per porre rimedio a qualche piccola lacuna. Ogni gruppo è perfettibile, io sono qua per farlo, ma con buonsenso".
Sulle uscite. "Ho detto ai ragazzi, a proposito delle motivazioni, che se c'è qualcuno che non le sente abbastanza me lo dica. Papa Waigo e Da Costa sono sul mercato, degli altri nessuno ci ha chiesto di essere ceduto".
Ancora sul mercato. "Quando hai un gruppo da 5, portarlo a 8 è più facile che portarlo da 8 a 10, con limiti di budget. Per me è un mercato difficile rispetto al passato, se le aspettative è essere come una delle big, per me diventa un mercato quasi impossibile. Cercherò di lavorare sapendo quali sono i nostri obiettivi, in un mercato possibile visto dalla nostra ottica, dove sappiamo che dei miglioramenti possiamo farli, ma non il salto per raggiungere al pari le big".
Voti alla squadra. "Abbiamo una difesa da 6-, un centrocampo da 7, un attacco da 8, facendo dei parametri con le altre big d'Europa. Considerato che Manchester e Barcellona sono da 10, Gilardino e Mutu sono da 8. Idem per il centrocampo, quello difensivo secondo me è quello più migliorabile".
Obiettivi mancati. "Ho cercato Luisao, Mexes, Juan, Lucio, Felipe, Bruno Alves, ma ognuno per motivi diversi, ingaggio o altro, non sono arrivati".
20 milioni di budget per i viola... "Saranno reinvestiti, ma se non troveremo un difensore da far diventare il 6 un 7 la retroguardia, investiremo in un altro ruolo. Siccome dobbiamo spenderli, lo faremo... Possiamo andare su un centrocampista, ma anche un attaccante".
Su Felipe Melo. "Se lo comprassi io a 25 milioni? Ho già tanti nemici... Non voglio essere sarcastico, ma un club che ha a disposizione 25 milioni e li spende su Felipe Melo... Perché no? Quali controindicazioni ha? E' un titolare del Brasile, come incontrista non ce ne sono molti così. Secco li ha spesi bene i soldi".
Su Pasqual. "Se parte? Rinnoverà....".
Partenze dei big in vista? "Vogliamo far toccare con mano a tutti che chi ha il piacere di sentirsi la nostra maglia addosso lo farà. Se qualcuno punterà ad altri valori, vogliamo renderlo libero di andare altrove. Qualcuno ha voluto insinuare che mi sia inventato la clausola rescissoria. Dal 1° settembre invece usciranno le altre clausole rescissorie, figlie di un pour parler che ho in questi tempi".