CORVINO, LA SOCIETÀ MI HA OFFERTO ALTRI TRE ANNI. DEVO PENSARCI
Pantaleo Corvino, dopo la presentazione di Olivera, spiega il calciomercato di gennaio. A partire dal fallimento della trattativa per El Hamdaoui... "Generalmente io mi muovo in anticipo, quindi rifiuto le accuse di aver aspettato l'ultimo momento per comprare un altro attaccante. Spiego le problematiche che non hanno portato El Hamdaoui a Firenze. Le regole sono chiare: bisogna prima trovare l'accordo con la squadra d'appartenenza, poi l'accordo col giocatore, poi si fanno le visite mediche, e poi la firma del contratto. Tutti i passaggi erano stati fatti, la Fiorentina li ha fatti regolarmente e non all'ultimo minuto. Dopo aver fatto tutto, c'erano delle pendenze da sistemare tra il ragazzo e l'Ajax. Il ragazzo è tornato ad Amsterdam per chiudere le pendenze passate, poi è tornato a Firenze per firmare. Alle 15 di ieri la Fiorentina ha mandato all'Ajax il contratto firmato del calciatore, e ripeto...alle 15 perchè non poteva prima. Il contratto doveva tornare firmato dall'Ajax, senza problema. Poi mi è successa una cosa che non mi è mai successa nel calcio, in tanti anni di carriera: la firma dell'Ajax mi è arrivata alle 19 e 30. Anche perchè prima mi avevano chiesto una fidejussione, ma alle 18 e 38 quando le banche erano chiuse. Non potevo fare più niente. E sapete cosa vi dico? Si sta andando verso un calcio troppo burocratizzato, e dico che le fidejussioni le fanno pochissime società, e tra queste c'è la Fiorentina. Però per fare un fidejussione ci devono essere due condizioni: ci devono essere le firme sul contratto, e le banche devono essere aperte. Cosa potevo fare? Questo non è un comportamento da uomini di calcio, io sono esterrefatto.
Alla Fiorentina manca una punta? "Forse, ma io ho fatto di tutto. Semmai manca un attaccante alternativa, non un titolare. Abbiamo sostituito Gilardino con uno di pari valore, Amauri. C'è Zohore che è una grande promessa, per prendere altri attaccanti forti come Amauri ci vogliono altre potenzialità economiche. Io credo molto in Zohore, poi c'è Jovetic, c'è Ljajic... Zohore è l'alternativa alla prima punta, Ljajic è l'alternativa alla seconda punta. Poi è stato aggregato Acosty alla prima squadra, le alternative non mancano. E sono tutte motivate, perchè è importante quello: sennò potevano rimanere Babacar e Gilardino. Tante squadre stanno giocando con un solo attaccante. La squadra ha tutto quello che serve per far fronte a certi momenti di deifficoltà Io ho cercato di portare un altro attaccante, ma vi ho spiegato ciò che è successo. Per il resto del mercato abbiamo fatto ottime cessioni: da Romizi, Babacar, Gulan, Seferovic, tanta gente l'abbiamo mandata a giocare, torneranno più forti. Poi tenete conto che ho cercato di far fronte al fair play finanziario, ho fatto di tutto. Non ho trovato altri giocatori che potessero darci una mano, non ci sono riuscito. E quando ci ero riuscito (El Hamdaoui ndr.) è successo ciò che vi ho raccontato. Poi ci sono le motivazioni, quelle dovranno sopperire alle difficoltà, io sto facendo il mio lavoro con tanto impegno."
Corvino risponda ad altre accuse sulla gestione di El Hamdaoui: "Non sorprenda se abbiamo fatto venire il giocatore allo stadio, lo abbiamo fatto vedere ed altre cose. Oggi è un calcio fatto dai media, è cambiato. Un tempo addirittura si potevano fare le visite mediche un mese, e poi la firma un altro mese. Era tutto più facile. Oggi voi giornalisti sapete tutto, scoprite tutto, e si deve fare tutto alla luce del sole. Vi pare che se faccio le visite mediche non c'è stato l'accordo prima col giocatore? Sennò faremmo una figura incredibile. Anche su Pizarro: ho provato a portarlo già da ora, così si ambientava. Sei mesi d'ambientamento, ma non è stato possibile".
Sull'attivo di bilancio: "Confermo l'attivo di otto milioni tra acquisti e cessioni. Lo volevo reinvestire ma non ci sono state le condizioni tecniche per utilizzare i soldi. Posso dire che sono stato vicino a Palombo, prestito con diritto di riscatto. All'ultimo momento è arrivata l'Inter ed il giocatore ha scelto l'Inter".
Su Cerci: "L'allenatore ha cambiato modulo ed io ho condiviso, e Cerci ha avuto dei problemi. Lui ha privilegiato l'interesse della squadra e non l'interesse del singolo. Ha di fatto rinunciato agli esterni e Cerci e Vargas sono stati sacrificati. Forse Vargas può fare l'esterno basso e ci sta lavorando, Cerci potrà fare la seconda punta...del resto anche Jovetic ha cominciato come attaccante esterno..."
Sul contratto di Corvino in scadenza: "Questo è l'ultimo mercato con il contratto? Io do sempre tutto, anchge senza contratto. Io a Firenze sono stato sette anni, e sono stato benissimo. Sulle radio, i giornali, mi avete "ammazzato" a volte, ma prendo il caffè con tutti (con qualcuno non lo prenderei mai, ma non faccio sceneggiate, mi giro dall'altra parte...). La mia propietà mi ha proposta un contratto di tre anni, io non è che ho preso tempo, però voglio aspettare... Cognigni ha ragione, tra noi non ci sono problemi. Io sono abituato a guardare i risultati: c'è chi dice che gli ultimi due anni abbiamo fatto un undicesimo posto ed un ottavo, quindi risultati negativi... Ma se due anni fa fino ad aprile eravamo tra i primi in Italia ed in Europa... E l'anno scorso nel girone di ritorno dopo il Milan siamo stati la seconda squadra che ha perso di meno... Allora, il giorno che non sarò più il direttore sportivo della Fiorentina, qualcuno si ricordi dei risultati che abbiamo fatto negli anni passati. Devo dire una cosa: ultimamente le pressioni calcistiche che ci sono in questa città mi stanno facendo pensare tanto, sono pressioni che alterano i nostri tifosi, e meno male che tanti sopportano, capiscono. Però molti li stiamo perdendo, perchè non sono aiutati a capire. Sono io il problema? Può darsi... E allora mi sono preso un periodo di riflessione".
Poi un piccolo sfogo... "Non ho detto che sono i giornalisti a fomentare i tifosi. Però dobbiamo stare uniti, aiutiamoci tra di noi, tra quelli che sono corretti. Lasciamo quelli che sono scorretti ed arroganti nel loro brodo... Io credo di essere amico di tutti, ed ammetto spesso di aver sbagliato. Io sono uguale con tutti, con il giornale grosso, e con quello piccolo. Perchè una società non può dire che non è contenta della stampa? Non lo possiamo dire?
Sul fatto di essere l'unico a metterci la faccia. "Non sono scontento di questo, perchè fin dal primo giorno la mia proprietà mi ha dato carta bianca. Mi hanno detto, scelga i giocatori, l'allenatore, i collaboratori... E a me va bene così, l'ho sempre fatto. E posso dirvi che la proprietà è più presente oggi di ieri, sono gli stessi di sette anni fa. L'unico problema è che oggi non ci sono i risultati".