CONFERME E (POSSIBILI) RITORNI
A poche ore dalla sfida con la Lazio, in casa Fiorentina persistono ancora gli ultimi dubbi per quanto riguarda la formazione titolare che dovrà scendere in campo all'Olimpico di Roma, in quello che si può tranquillamente definire uno snodo fondamentale per la corsa all'Europa. Uno dei punti principali riguarda il centrocampo. La squalifica di Aquilani ha aperto fin dai primi giorni della settimana il ballottaggio sul suo possibile sostituto. I due indiziati, Migliaccio e Sissoko, sono praticamente "in competizione continua" già da qualche settimana, viste le molteplici defezioni con cui ogni domenica il centrocampo della Fiorentina deve fare i conti. Fino a questo momento, Migliaccio ha avuto la meglio sul collega di reparto (non in perfette condizioni fisiche), ed anche domani con ogni probabilità sarà lui a partire dal primo minuto, almeno da quanto è emerso dalla conferenza stampa di Montella: "Abbiamo soluzioni diverse, Sissoko non ha continuità negli allenamenti perché arriva da una forma fisica più difficoltosa degli altri. Chi metto in campo mi deve dare la certezza di poter terminare la partita". Se non proprio una sentenza, poco ci manca. Avanti con Migliaccio, dunque, per non rischiare di ricorrere ad un cambio obbligato qualora Sissoko non riuscisse a tenere il ritmo partendo fin dal primo minuto.
Con il rientro scontato di Cuadrado (squalificato contro il Chievo), l'altra situazione da definire riguarda il reparto arretrato. Nel caso in cui Montella decidesse di confermare la linea difensiva a quattro, ecco che potrebbe nascere l'ipotesi di vedere il ritorno tra i titolari di Facundo Roncaglia, in questa occasione al posto di Nenad Tomovic. ''E' stato fermo per una decina di giorni ma adesso l'ho rivisto con gli occhi assatanati e di questo siamo tutti contenti, ha dimostrato di volerci essere con forza", ha raccontato Montella. Non è da escludere, quindi, un suo possibile utilizzo in una partita in cui, inutile dirlo, la grinta e l'agonismo saranno fondamentali per tutti e novanta i minuti. E sotto questo punto di vista, di Roncaglia ci possiamo fidare senza ombra di dubbio.