CI HA FATTO ARRABBIARE, MA ORA DOBBIAMO DARE RAGIONE AD UN GOBBO

25.10.2018 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CI HA FATTO ARRABBIARE, MA ORA DOBBIAMO DARE RAGIONE AD UN GOBBO

Devo confessare che nelle ultime ore ho pensato ad Allegri, non per l’impresa che ha fatto con la sua squadra in C.L. e nemmeno perché mi sono improvvisamente invaghita di lui, ma per constatare che effettivamente, almeno una volta in vita sua per quanto mi riguarda, ha avuto ragione ad incavolarsi e ad esternare considerazioni “contro” la nostra amata Viola. Dopo tutto quello che abbiamo visto e sentito nel servizio di Report sull’infiltrazione della malavita nella curva juventina, mi sono tornate alla mente le parole del Mister livornese nei confronti di Bernardeschi: “qui non siamo alla Fiorentina”. Come darle torto signor Allegri, lei voleva farci innervosire, e sul momento ci riuscì, ma adesso ritengo quell’affermazione un complimento. A noi tutto quel troiaio, come si dice a Firenze, non ci appartiene ed è bene mantenere le distanze.

Nella mia sana ignoranza non potevo immaginare quel tipo di bagarinaggio con una società in scacco dei capi ultras, come mi ha inorridito l’appoggio di dipendenti juventini (ancora in carica) per fare entrare allo Stadium gli striscioni inneggianti Superga. Uno squallore totale che condivideremo sabato con i nostri amici granata per quello che, sembra fatto apposta, è l’incontro fra due tifoserie nemiche storiche dei gobbi. Abbiamo sempre fatto caso nella storia del calcio alle agevolazioni, alla sudditanza psicologica della classe arbitrale, alle diverse valutazioni che i fatti prendono quando indossi quella casacca, ma questi fatti vanno oltre il pallone. Non ditemi che non avete sorriso quando avete saputo che il sito del Manchester United, nella presentazione della partita di martedì, ha chiamato i bianconeri “Rubentus”…chi lo gestisce conosce bene la considerazione che hanno molti tifosi avversari in Italia perché è un appellativo che spesso viene usato per definirli.

I più grandicelli ricordano ancora lo slogan “meglio secondi che ladri” coniato nel maggio ’82 quando la Juve ci scippò lo scudetto, vincendo su rigore a Catanzaro mentre alla Fiorentina veniva annullato un gol di Graziani. Una ferita che non si rimarginerà mai! Forse se ci fosse stata la VAR la nostra storia sarebbe stata diversa, anche se avremmo dovuto giocarci lo spareggio. Da allora purtroppo ci siamo avvicinati alla vetta solo di recente con Sousa, ma per troppo poco tempo e con un finale che conosciamo bene.

Le realtà calcistiche della Fiorentina e della Juventus sono sempre state distanti ma adesso lo sono anni luce, tanto che quando guardo la classifica parto dalla seconda e volevo proporre, dopo il pareggio del Genoa, che dessero punti in più a chi esce dallo Stadium senza perdere. Resto però fortemente orgogliosa del nostro senso di appartenenza, del nostro vivere Firenze e la Fiorentina come una sola cosa, della nostra Curva sempre accanto alla squadra e non inquinata della delinquenza. Aggiungo però che non intendo generalizzare ed appioppare una qualifica terribile a tutti i tifosi della Juve perché, ahimè, ognuno di noi ha "una serpe in seno" , un amico o un parente strisciato col quale discutere e litigare.

La Signora in viola