CHI DI MITRAGLIA FERISCE...

21.10.2013 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CHI DI MITRAGLIA FERISCE...

“Bastano i nostri colori a farvi sentire inferiori” recitava ieri lo striscione alla base della Curva Fiesole…e così è stato! Bianconeri, il non colore calcistico per eccellenza, le strisce più odiate a Firenze, oltre che privi di tonalità, sono anche privi di fantasia e di intelligenza. Quale strana coincidenza avrà portato Tevez e Pogba ad usare la stessa esultanza dopo i gol, strana coincidenza che corrisponde alla mitraglia di Batistuta? Poca creatività punita nel modo più esemplare, a chi si è permesso di oltraggiare il Re Leone nella sua patria. Visto che l’ultima vittoria al Franchi contro i gobbi portava la sua firma, si può dire che in qualche modo è stato evocato e provocato. Due mitragliate alle quali hanno risposto quattro fucilate, come ha commentato ADV, al quale brillavano gli occhi di gioia, come quelli di tutti i tifosi viola, increduli per quello che avevano visto: li abbiamo asfaltati!
Posso ufficialmente dire che ho archiviato “la manita” infame di due anni fa. Credevo che ci sarebbero voluti secoli, prima di vendicarsi, ma adesso è tutto cancellato.
Dopo lo scoramento del primo tempo, nessuno avrebbe scommesso in questo epilogo e si può dire, per come è finita, che è stato anche più bello così. Loro credevano, ma anche noi sinceramente, che la partita fosse già chiusa ed il loro rientro arrembante nel secondo tempo, faceva prevedere un tracollo imminente. Ma il calcio è fantastico per questo. Se non ci sono manovre strane ed interferenze, succede anche l’impossibile, succede che in venti minuti fai la leggenda, entri nella storia di Firenze. Come quel piccolo grande uomo, che risponde al nome di Giuseppe Rossi, che abbiamo avuto paura di perdere dopo pochi minuti di gioco e che nella prima parte della gara aveva stentato moltissimo. Poi l’attuale “Fenomeno” viola ha fatto tre gol ed ha stravolto le sorti della partita. Non si riusciva a lasciare lo stadio, tanta era l’incredulità e l’emozione di quello che stavamo vivendo, avevamo paura che staccandoci dagli spalti svanisse il sogno. Ci eravamo preparati come nelle grandi occasioni, coreografia splendida, stadio esaurito e voglia di impresa. Poteva tutto finire nuovamente in un niente di fatto? Montella i i suoi uomini hanno voluto mettere alla prova le nostre coronarie e il nostro amore, una Viola double face da stordire tutti, dal tifosi al Patron. Le strane alchimie del campo, come quelle della psiche, non ci diranno mai cosa può essere scattato nelle menti e nelle gambe dei viola ma è sicuramente una cosa bellissima che ci ha portato a piangere di gioia, a stampigliarci sul volto un sorriso quasi ebete che ci farà sentire, almeno per qualche giorno, i più forti del mondo.  

La Signora in viola