CHE SCIVOLONE, E TORNA LO SPETTRO DEI SECONDI TEMPI
Dopo tre mesi la Fiorentina torna alla sconfitta casalinga contro una Lazio che, a dire la verità, nel primo tempo della sfida dell'Artemio Franchi non era sembrata affatto invincibile, tant'è che al minuto 19 il centravanti viola Cabral aveva sfiorato il gol del vantaggio deviando di testa un bel traversone di Biraghi dalla sinistra. Sennonché, nella ripresa, si è riproposto un problema che aveva preoccupato non poco i sostenitori viola durante il girone di andata.
Si tratta della vulnerabilità della Fiorentina nei secondi tempi. Troppo spesso nell’arco della stagione la squadra di Vincenzo Italiano ha manifestato questa debolezza, infatti alla fine di novembre si era constatato che tenendo di conto solo i primi tre quarti d’ora di gara i viola viaggiavano a ritmi da Champions League; viceversa, riferendosi unicamente alle riprese, la compagine gigliata risultava da zona retrocessione. Uno spettro che si è ripresentato ieri.
Prima dei biancocelesti, per l’appunto, non era più accaduto che un secondo tempo si fosse rivelato letale per la Fiorentina. Al contrario, ultimamente i viola avevano dato il meglio di sé proprio dopo l’intervallo: vedi le partite contro Bologna, Salernitana, Sassuolo, Hellas Verona e Cagliari. Servirà attenzione, insomma, per non rischiare di cadere ancora una volta nella trappola. I tifosi sperano in una risposta già giovedì prossimo a Bergamo contro l'Atalanta.