BERNA, INSULTI TIFOSI VIOLA? MONDO MALSANO. LA JUVE...

Conferenza in tempo reale. Premi F5 per aggiornare la diretta. A cura di Daniel Uccellieri.
28.07.2017 19:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BERNA, INSULTI TIFOSI VIOLA? MONDO MALSANO. LA JUVE...
FirenzeViola.it

Conferenza stampa di presentazione di Federico Bernardeschi da nuovo giocatore della Juventus direttamente da Boston. Queste le parole dell'ex numero 10 viola:

La maglia numero 33:  "È stata fatta una scelta con la società. La 10? Devo dimostrare di poterla indossare qui come ho fatto a Firenze, vedremo il prossimo anno".

Su cosa rappresenta la Juventus: "È uno dei migliori club al mondo, rappresenta la storia del calcio mondiale. È una grande emozione essere qui, non voglio farmi mancare nulla".

Su cosa mi ha colpito della Juve: "La mentalità. Una cosa che ha sempre avuto e che ha mantenuto negli anni. Quando entri in campo da avversario sono cose che noti. Le prime impressioni sono positive".

Ancora sulla 10: "Fosse stato per me avrei preso questa maglia, ma la devo meritare. Il 33? Sono credente e sono religioso, per questo ho scelto questo numero".

Sul ruolo: "Sono a disposizione del mister, ho ricoperto tanti ruoli in carriera".

Sulla trattativa: "È stata lunga e bella, l'ho vissuta in pieno. Non era facile, voglio ringraziare la Juventus per la fiducia. Alla fine siamo riusciti a portare a casa il risultato".

Gli striscioni al Franchi: "È un argomento delicato. C'è una parte di società malsana nel mondo del calcio. Questa è una cosa brutta, non sono qui per alimentare questa parte di società malsana. Anzi, ringrazio i tifosi che mi hanno fatto gli auguri per la mia nuova avventura".

Su Buffon: "Gigi è un esempio per me e per tutti. La sua storia parla per lui, quando c'è un condottiero di questo spessore c'è più voglia di seguirlo". 

Io vicino alla Juve in passato?: "C'è sempre stato l'interesse della Juve, il destino ha voluto così alla fine". 

La foto con la gonna?: "Ognuno si veste come vuole. Non era una gonna, era un pantalone, ma certi indumenti indicano lo stile di una persona".

Sull'attacco della Juventus: "Sono tutti forti, sarà bello giocare con loro. Siamo una grande squadra e lo dimostreremo".

Sugli obiettivi: "Sono qui per dare una mano alla squadra. Vogliamo continuare a fare quello che la Juve ha fatto negli ultimi 6 anni, ovvero vincere. La Champions è una competizione difficilissima, l'obiettivo è arrivare nelle prime 4 posizioni". 

Sulla mia valutazione: "Fa parte del gioco. In Italia i club sono tornati a spendere tanti soldi, questo vuol dire che il calcio sta andando bene". 

Sul paragone con Baggio: "Baggio è Baggio, come lui non c'è nessuno. I paragoni sono sempre sbagliati. Baggio è stato il più grande calciatore italiano di sempre, è un paragone che non deve essere fatto. È poco rispettoso nei suoi confronti".

Sul mio idolo da piccolo: "Mi è sempre piaciuto il bel calcio, sono sempre stato affascinato da tutti i numeri 10. Fatico a fare un nome solo".

Sulle parole di Del Piero e Buffon: "Per prima cosa li ringrazio. Ricevere i complimenti da certe leggende fa sempre piacere".

Sul campionato: "Sarà tosto e difficile, tutte le squadre si sono rafforzate".

Su cosa sono migliorato e dove devo ancora migliorare: "Sono migliorato dal punto di vista fisico, caratteriale e della continuità. Devo ancora migliorare su tantissimi aspetti, c'è tanta strada da fare".

Sull'accoglienza alle visite mediche: "Sono un ragazzo giovane, italiano. Sono felice di aver portato entusiasmo e tanti tifosi fuori dallo stadio. Per un ragazzo come me è una cosa incredibile".

Sulla Fiorentina: "Sui social ho ringraziato la Fiorentina. 12 anni sono tanti, voglio ringraziare la società per quello che ha sempre fatto per me. Mi ha sempre difeso, mi ha fatto diventare uomo. Ringrazio anche le persone che mi sono sempre state accanto nel bene e nel male. E' un ringraziamento di cuore quello che faccio alla Fiorentina".

Sulle aspettative: "Non mi fanno paura. Non è un discorso di presunzione, ma di umiltà consapevole. E' giusto che un calciatore pensi certe cose. Ovviamente dopo un trasferimento del genere hai gli occhi puntati addosso, ma le pressioni fanno parte del gioco e me le devo prendere".

Sul Mondiale e la concorrenza: "Per me è uno stimolo la concorrenza. Ovviamente per me il Mondiale è un obiettivo".