BENE SOLO IL RISULTATO E LA FACCIA VERDE DI TARE
Comincio col dire che la Fiorentina in maglia verde è stata un tormento da guardare. Col campo dello stesso colore, è un contrasto terribile perchè non si riesce a distinguere bene i calciatori e in alcuni momenti è stato quasi un bene! La squadra schierata era quella titolare per eccellenza, col ritorno di Badelj, Laurini e Thereau e l’inizio della gara è stato confortante ma purtroppo abbiamo retto solo 25 minuti, il tempo di sbagliare la marcatura di De Vrij che, sugli sviluppi di una punizione, insacca il vantaggio laziale.
Siamo partiti con la paura di prendere una batosta contro la Lazio ed ho cominciato a tremare, ma i nostri avversari non hanno giocato una delle loro migliori partite o forse ci hanno snobbato e credevano di passeggiare contro i viola. Invece, con tutti i nostri limiti e i nostri errori, abbiamo tenuto botta fino alla fine e anche di più perché il pareggio è arrivato al 92’ su rigore. Evviva il VAR dobbiamo dire e cominciamo ad essere un po’ più coerenti. Fino allo scorso anno eravamo tutti ad evocare la tecnologia in campo, aspiravamo alla giustizia della moviola ed ora c’è sempre da ridire su ogni decisione.
Inzaghi ha detto che dopo aver riguardato l’azione 20 volte, non ha visto il fallo del suo calciatore su Pezzella (che gioia sarebbe stata se avesse segnato lui con quella splendida rovesciata!) e forse è bene consigliargli un bel paio di occhiali. Parolo polemizza su un rigore a lui non concesso e il mancato ricorso al VAR senza ricordarsi che c’era una spallata su Simeone che grida vendetta. L’immagine più brutta resta però quella del DS laziale Tare che sbraita (era diventato verde come le nostre maglie!) sulla faccia dell’arbitro a fine gara, con mancanza di sportività e correttezza che probabilmente nemmeno conosce. Per me il pareggio è giusto anche se mi resta il dubbio che se la Lazio avesse giocato ai suoi livelli, sarebbe stato difficile recuperare, ma sono contenta di averli beffati in extremis.
Un punto non cambia la nostra storia attuale, ma sicuramente ci toglie quel broncio che portiamo addosso da diverso tempo. Ci sono purtroppo troppi calciatori che non sono in forma e fra di loro ci sono i rientranti Badelj e Thereau. Il centrocampista, dal quale non potremmo prescindere, è l’ombra di quello che abbiamo ammirato fino a due anni fa e le valigie sul letto, ormai da tempo, lo rendono apatico, poco decisivo e anche un pochino scorretto. Visto che gioca ancora per noi, dovrebbe comportarsi da professionista e dare il suo meglio ma pare già lontano con la testa. Trovo inoltre che Benassi abbia fatto un passo indietro rispetto ai miglioramenti visti nelle precedenti partite e Simeone invece che di passi ne fa tanti, corre a vuoto. La difesa ha sempre i suoi black out ed anche ieri si è visto il cambio di modulo nella seconda parte di gara.
I problemi quindi restano e non mi consolano le parole rilasciate da Corvino in settimana. Non credo che arriveranno aiuti e innesti nuovi a gennaio che possano aiutare Pioli a dare un’identità più importante a questo gruppo, quindi non resta che rimboccarsi le maniche e vivere alla giornata senza proclami e false illusioni.
La Signora in viola