"AMARCORD", Baggio e quella "Fuga per la vittoria"
La Fiorentina riparte dalla Scala del calcio e sale al proscenio senza i suoi fuoriclasse, Sebastien Frey ed Adrian Mutu. Non sono le uniche assenze in casa viola visto che in settimana se ne sono andati Giampaolo Pazzini, che fuoriclasse sembrava esserlo e non lo è mai diventato, e Pablo Daniel Osvaldo che si atteggiava a fuoriclasse pur non essendolo mai stato. Ci sarà, invece, Stevan Jovetic che di fronte al coetaneo Alexandre Pato darà vita ad una sorta di duello dei giovani fenomeni, e ci sarà Gilardino che, sotto la spada di Damocle di un imminente squalifica, affronta il suo scomodo passato con propositi di civile vendetta.
Milan-Fiorentina è una classica del campionato italiano ed i ricordi si inseguono e si cristallizzano nelle immagini di personaggi consegnati alla storia e di amarcord spesso ammantati di leggenda. La precedenza spetta di diritto ad un Milan-Fiorentina del 20 settembre 1931, quando le reti di Magnozzi e del viola Prendato fissarono il punteggio sull'1-1, nel primo incontro di serie A giocato dai viola. Ricordiamo poi la finale di Coppa Italia del 1975 vinta dalla Fiorentina di Antognoni sul Milan di Rivera per 3-2. La splendida fuga di Roberto Baggio nel 1987 che terminerà la sua corsa con il gol del 2-0 e con la genuflessione sotto la curva dei tifosi viola. E ancora l'urlo del "Re Leone" con l'ormai celeberrimo "Irina te amo" che fecero da sottofondo al trionfo nella Supercoppa Italiana dell'agosto 96' e l'ultima vittoria, datata 17 maggio 2001, griffata da una doppietta di Enrico Chiesa. Partita strana quella di stasera. Fiorentina decimata negli uomini, Milan raso al suolo nel morale, con il fuoriclasse brasiliano sospeso tra Manchester e Malpensa. A chi toccherà la scossa giusta lo scopriremo solo vivendo. Intanto, mutuando la nostra colonna sonora, ricordiamo che "C'era una volta la Fiorentina", un gruppo compatto, granitico, capace di respingere e sgretolare ogni avversità. Ecco, stasera c'è bisogno di quella Fiorentina, di quell'unione d'intenti che sembra andare e venire, c'è bisogno di una squadra che rappresenti degnamente il cuore di Firenze.