AL DI LÀ DEL RISULTATO
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© foto di foto Federico De Luca
Come per ogni amichevole estiva, un'analisi della partita che si soffermi sul risultato finale rischia di accendersi di toni ottimistici e di non proporre un bilancio lucido. Al di là, quindi, del risultato con cui la Fiorentina batte la Lucchese, può essere fruttuoso analizzare le tematiche che lo stesso match è stato in grado di proporre.
Prima le note positive. La Fiorentina di Paulo Sousa non ha le gambe eccessivamente pesanti. Il fatto che il tecnico abbia aspettato più di un'ora prima di effettuare le sostituzioni è indice del buono stato fisico della squadra, non appesantita eccessivamente dai carichi di lavoro (evidentemente già smaltiti, visto che comunque gli stessi giocatori ammettono di aver affrontato un'importante mole di lavoro nella fase del ritiro). Il più indietro di condizione era Astori, per sua stessa ammissione. La sua prova positiva è comunque indice di un discreto stato fisico.
Un altro dato incoraggiante è rappresentato dalla dimostrata capacità di velocizzare il gioco per finalizzare il possesso palla. Il pressing non esasperato da parte della formazione di casa ha sicuramente facilitato la missione, ma Badelj ha mostrato comunque una buona connessione fra la testa e i piedi quando si è trattato di verticalizzare l'azione. Atteggiamento questo che, quantomeno, mostra la volontà di superare uno dei grossi limiti degli scorsi anni.
Or incomincian le dolenti note. Citazioni a parte, la difesa è stato il reparto che, pur essendo uscito indenne dal Porta Elisa, ha convinto meno. Fatto salvo Astori che, per assurdo, si è dimostrato il più calmo nella gestione delle fasi della partita, Roncaglia e Alonso, su tutti, non hanno offerto una prestazione brillante. Perfino Gonzalo Rodriguez, salvato dal colpo di testa vincente sull'angolo di Joaquin, è apparso fin troppo nervoso in certi tratti della gara.
Infine, Tatarusanu. Il portiere rumeno oggi è sembrato un po' deconcentrato. Autore di un paio di appoggi non proprio perfetti con i piedi, ma soprattutto protagonista di una grave incertezza, durante un'uscita, che poteva portare al gol dei padroni di casa. La prestazione che Sepe offrirà domani (è lui il probabile titolare nella sfida con l'Iraklis) potrà essere utile per stilare una prima gerarchia.