AFELLAY, Un campioncino in rampa di lancio

13.04.2009 12:01 di  Andrea Capretti   vedi letture
AFELLAY, Un campioncino in rampa di lancio
FirenzeViola.it

Firenze lo scoprì a sue spese nel confronto di coppa Uefa, dal giorno dopo Fiorentina-Psv non c’era tifoso viola a cui non scappasse l’espressione: “Certo che quell’Afellay…” un’ammirazione sincera, un interesse che la società stessa non riuscì a nascondere. Da lì alle prime indiscrezioni di mercato, specialmente se dovesse partire Mutu, il passo è breve. Ibrahim Afellay nato ad Utrecht il 2 aprile del 1986 ha origini marocchine e sulla fascia ha imparato in breve tempo ad unire raffinate doti tecniche a grande attenzione tattica. Naturalizzato olandese, già nel giro della Nazionale maggiore, Afellay per il Psv Eindhoven è solo l’ultimo di una lunga lista di talenti fatti in casa, destinati a consacrarsi a grandi livelli in uno dei top club europei dietro lauto assegno incassato dalle ‘lampadine’. Afellay inizia a giocare in un piccolo club di Utrecht, l’USV Elinkwijk per poi fare subito tutta la trafila delle giovanili del Psv, con esordio in prima squadra nel febbraio 2004 per una partita di Coppa d’Olanda. Ha solo 17 anni, e la prima rete arriva oltre un anno dopo, tutto sotto le attente cure di Hiddink in panchina; da lì in poi la strada è in discesa mentre la carriera tutta in crescendo (con il Psv ha già vinto quattro scudetti, una coppa d’Olanda e una supercoppa) con la maglia da titolare e i primi gettoni con la Orange. Nazionale che in realtà ha a lungo rappresentato un dubbio per Afellay che ricevette svariate chiamate anche dal Marocco per scegliere poi in extremis l’Olanda, Euro 2008 in Austria e Svizzera compreso. L’Afellay visto in Europa, così come quello settimanale in Eredivisie è un giocatore elegante, rapidissimo e dotato di un ottimo dribbling. Sulle corsie esterne il suo terreno migliore di gioco, conclusione di forza e precisione da lontano ma soprattutto invitanti assist per i compagni i migliori biglietti da visita.

76kg distribuiti lungo 181cm per un elemento che ha sempre dimostrato di poter dare del tu al pallone senza però perdersi nel clichè classico del giocatore di qualità a cui mancano potenza fisica e collaborazione con i compagni. Il marchio tattico del calcio olandese e gli insegnamenti di Hiddink hanno lasciato il segno. Proprio con l’attuale allenatore del Chelsea Afellay nel 2006 vinse il premio quale miglior giovane olandese dell’anno in un crescendo di presenze e reti che oggi gli consegna il bilancio di 99 gettoni da titolare e 23 centri. Confermatosi protagonista assoluto nel ruolo di esterno, meglio ancora sulla linea dei rifinitori o attaccante laterale in un tridente, ultimamente ha preso a studiare pure da centrocampista centrale. L’identikit del vice-Mutu è servito. Esperimenti discreti che con il crescere dell’esperienza gli apriranno nuove strade in cui ben orientarsi grazie alla grande intelligenza tattica. L’ultimo anno è stato da protagonista tanto in patria quanto in Olanda; è pronto per il grande salto ma per meno 15-18 mln non si muove. La Fiorentina non ha mai smesso di seguirlo.