ADRIAN MUTU, Una partita da "predestinato"
C'è più di un indizio. Ci sono più di due indizi. C'è qualcosa di più di una speranza. Ma spesso tutto ciò non basta, anche se le aspettative ricadono quasi tutte su di lui. Se viene chiesto chi stasera farà la differenza, molti rispondono Adrian Mutu. Si comincia dalla terra. E' un inizio che assomiglia più ad una fine (della Champions), ma che può portare a un nuovo inizio (in Uefa): e la terra è la sua, la Romania, in particolare Bucarest. Qualla Bucarest dove il campione col dieci sulle spalle ha mosso i primi passi da calciatore; ma era la Bucarest sbagliata, quella della Dinamo e non della Steaua. Perciò tutti si aspettano un'accoglienza fredda, una bordata di fischi dall'inizio alla fine.
Ma Adrian questo forse lo sa già, il desiderio di lasciare un'impronta importante stasera è troppa; e del pubblico Mutu non ha paura, tant'è che ha detto che vuole essere il primo a scendere in campo, da vero leader.
Dici Romania e dici trasferta. La trasferta che fino al trionfo di Torino sembrava un vero tabù per i viola, poi qualcuno ha calciato una punizione in maniera esemplare spianando la strada. E non è un caso, perchè Gila e Mutu (oltre ad essere per ora la seconda coppia più prolifica della serie A) si compensano anche nei turni: Gila è spietato in casa, Mutu segna di più in trasferta. Certo, in campo europeo le cose sono andato in modo un po' diverso.
E allora torniamo per un secondo al campo europeo della stagione scorsa: quale trasferta tutti si ricordano per essere stata la partita perfetta? Quella di Eindhoven, naturalmente. La partita in cui Mutu deliziò il palato e con una doppietta portò i viola alle semifinali.
Stasera la partita è troppo importante, quello che conta è arrivare in Uefa e per farlo basta anche uno scialbo zero a zero. Però c'è più di un indizio...