TOMMASI, Rapporto coi tifosi? Siamo noi strani
Squadre e tifoserie, un binomio inscindibile nel mondo del calcio. Ma che fare quando questo rapporto assume una direzione sbagliata? Damiano Tommasi, presidente dell'associazione italiana calciatori, dice la sua sull'argomento, attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport, a partire dalle dichiarazioni di James Pallotta in settimana: "Non è strano quello che ha detto Pallotta a proposito degli ultrà. Quelli strani siamo noi, ormai assuefatti al clima che si respira dentro gli stadi e fuori. Chiedevamo da due anni di far parte dell’Osservatorio sulla sicurezza del Viminale. Ultimamente veniamo invitati sempre: vogliamo capire, dare il nostro contributo. Si sta discutendo di una nuova norma da inserire nel codice di giustizia sportiva per vietare questo tipo di comportamenti. Siamo favorevoli perché una cosa è avere una simbiosi tra squadra e tifosi, un’altra dover rendere conto a qualcuno del proprio lavoro.
Tra multa e squalifica ai tesserati io opterei per la seconda, che è più disincentivante. Ma l’aspetto sanzionatorio non basta. Bisogna rendere i calciatori consapevoli del loro ruolo. Certi gesti, come quello dei giocatori del Padova di lasciare le maglie agli ultrà dopo una sconfitta, sono devastanti, hanno un effetto boomerang sull’opinione pubblica. Vanno evitati. Ecco, i calciatori devono acquisire una responsabilizzazione diversa: vanno informati, tutelati".