STELLONE, Natali farà bene a Firenze
In una stagione con tante ombre e poche luci, Roberto Stellone è retrocesso in Serie B con il suo Torino. Ora il club granata non ha rinnovato il suo contratto, ma il futuro dell'attaccante non è ancora deciso e potrebbe anche riservare un clamoroso ritorno.
Per il tuo futuro si sta parlando di diverse squadre, cosa c'è di vero?
"Io leggo un po' i giornali e sento queste cose, ma di concreto posso dire che per ora non c'è niente. Sento tante voci, ma nulla di vero".
Si è parlato di Cagliari e Livorno, fra le due avresti preferenze?
"No, sceglierò la squadra che mi vorrà più di tutte. Non faccio preferenze a livello di città o altro. Mi fa piacere comunque se ci sono questi interessamenti, ma se c'è un progetto serio potrei anche scendere in B".
Col Torino pensavi potesse finire così?
"No perché è successo tutto all'improvviso, ma mi dispiace. Non è che mi aspettassi qualcosa, è andata così, ma lascio comunque aperta la porta al Torino. Da parte mia sarei disposto a tornare dopo i tanti anni passati lì".
Ti hanno parlato di un possibile ritorno?
"No, con la retrocessione c'erano altri pensieri come ad esempio quello legato all'allenatore".
Quest'anno, vista la squadra, nessuno si sarebbe aspettato la retrocessione. Tu come te la spieghi?
"In un campionato così lungo, al di là di torti arbitrali o sfortuna, le colpe vanno divise tra tutti, specie fra i giocatori e gli allenatori. La colpa è di tutti come quando si raggiungono traguardi importanti è merito di tutti".
I tifosi hanno attribuito molte colpe a Cairo, tu come la vedi?
"Cairo ha il merito di aver riportato il Torino in A, di aver allestito squadre importanti per salvarsi e anche quest'anno ha fatto degli sforzi economici. Le colpe come ho detto sono di tutti e non era sua intenzione retrocedere".
Si è parlato anche di qualche problema nello spogliatoio
"No, non c'erano problemi di spogliatoio".
Per tornare in A cosa deve fare il Torino?
"Ha preso un ottimo allenatore per vincere il campionato, poi il presidente e il direttore sportivo sapranno benissimo come muoversi per allestire una squadra competitiva. La piazza ed i tifosi meritano di tornare in A".
La B, a livello di introiti, non è la A. Cairo dovrà fare qualche sacrificio o venderà qualche giocatore?
"Cairo sta nel calcio da poco, ma ci capisce abbastanza. Vicino poi ha il direttore Foschi che è un uomo di calcio e sapranno loro come riportare il Torino in A".
Si è parlato tanto di Dzemaili, è veramente così forte?
"E' un ottimo giocatore e sarà sicuramente importante".
Ti aspettavi Natali alla Fiorentina?
"Lui è un ottimo ragazzo e un ottimo giocatore, alla Fiorentina si troverà e farà sicuramente bene".
Tu ora cosa ti auguri? Trovare alla svelta una squadra?
"Ovviamente sì".