"SAPONETTA" FIORI, Stasera rischia di partire titolare
Quelli della Gialappa’s lo chiamavano ‘saponetta’, ma stasera rischia di essere il portiere titolare del Milan in una sfida chiave della Champions League. Strano il destino di Valerio Fiori, 39 anni ad aprile e una laurea in giurisprudenza, da otto anni e mezzo terzo portiere del Milan senza vedere praticamente mai il campo. Le sue due ultime e uniche apparizioni a difendere la porta rossonera sono datate 2003: un ininfluente Piacenza-Milan 4-2 del 24 maggio. Era l’ultima giornata del campionato a pochi giorni dalla finale di Champions contro la Juventus, e poi Milan-Sampdoria 1-0, ritorno degli ottavi di Coppa Italia del 18 dicembre, quando prese il posto di Abbiati nel primo tempo. Da oltre quattro anni, neanche un minuto in partite ufficiali, il che rende il suo eventuale esordio in Champions più di una scommessa. Vero è che, a quasi 39 anni, l’emozione si controlla più facilmente.
Eppure l’Emirates Stadium e l’Arsenal, che stasera ospiteranno la sfida di Champions, non sono contorno da poco e le tensioni di una partita vera sono ben altra cosa rispetto a quelle di un allenamento.
Zeljko Kalac farà di tutto per esserci, ma nessuno esclude che alla prima parata il dolore al suo indice della mano destra diventi insopportabile e l’ingresso di Fiori quindi indispensabile. Romano, dall’87 al ’93 alla Lazio, poi al Cagliari dove ha giocato tre stagioni facendo il suo esordio europeo (dieci partite in coppa Uefa), poi Cesena, Fiorentina e Piacenza. Lì ha giocato l’ultima stagione da titolare prima di accettare il ruolo di terzo portiere nel Milan di Zaccheroni. Serio, tranquillo, professionale, benvoluto da tutti: nessuno, a partire da Ancelotti, è preoccupato da un suo eventuale ingresso in campo. A torto o a ragione, toccherà a Fiori dirlo sul campo.