MUTU, Vorrei terminare la carriera nella Dinamo
Dopo il lungo silenzio seguito alla squalifica inflittagli dalla commissione anti-doping per uso di sibutramina, Adrian Mutu torna a parlare ai media rumeni: "Se Razvan Lucescu mi ha chiamato in questi mesi? No, non l'ha fatto. Ammetto di aver sbagliato a lasciare il ritiro della nazionale dopo la partita con la Serbia ma l'ho fatto semplicemente perchè ero arrabbiato per il risultato e per la nostra prestazione. Se tornerò in nazionale? Quando sarà finita la squalifica da parte mia non ci saranno problemi. Perché ho scelto il silenzio? Per tutelare la mia famiglia. Quando ha acquistato le pillole di sibutramina, mia madre non poteva sapere che ci fosse quella sostanza, sulla scatola c'era scritto 100% naturale, ma purtroppo avevamo un prodotto contraffatto, e gli avvocati si stanno occupando di questo. La mia colpa è stata quella di trattare con superficialità la questione, senza avvertire il medico come si fa normalmente. Non avevo bisogno di un eccitante, volevo solo dimagrire.
Ossessionato per il peso? No, semplicemente ho lo stesso peso da dieci anni e credo sia importante per un calciatore prestare attenzione a questi aspetti. Mi dispiace di non aver potuto giocare la seconda parte della scorsa stagione e non aver dato il mio contributo in campionato e in Champions League. Come sto ora? Fisicamente mi sento bene. Il rapporto con Mihajlovic? Ci siamo chiariti dopo quello che era successo sei anni fa, in generale lui è stato molto chiaro con tutti noi fin dal giorno del suo arrivo. La riduzione dello stipendio? Deciderà a breve il collegio arbitrale; per ora non mi lamento della mia situazione finanziaria. Tornare in Romania? In tutta onestà, vorrei giocare di nuovo nella Dinamo e finire lì la carriera, vedremo se sarà possibile".