MAXI, Lavoro per tornare titolare, a Firenze o altrove
In un'intervista andata in onda su Fox Sports Uruguay qualche giorno fa, l'esterno della Fiorentina Maxi Olivera ha raccontato il momento che sta vivendo in casa viola. Queste le sue parole: "Per me questa è stata una stagione più complicata rispetto alla scorsa in cui giocavo di più, anche perchè il mister è cambiato e sono arrivati tanti giocatori nuovi. Comunque come squadra stiamo ottenendo buoni obiettivi e io continuo ad allenarmi aspettando la mia occasione. Stare in panchina è difficile ma io mi alleno per migliorare sia la fase difensiva che quella offensiva e cerco di non arrendermi: voglio invertire questa situazione. Nazionale? L’anno scorso era il mio sogno ma ora è difficile, penso solo a riconquistarmi il posto da titolare, a Firenze o da un’altra parte. Astori? E' piuttosto difficile parlarne. Eravamo a Udine, dove alle 15 avremmo dovuto giocare contro l’Udinese e durante la colazione ci hanno comunicato la notizia. Non ci credevamo, è stato shockante. Ero abituato a vederlo tutti i giorni, è stata molto dura prendere atto della sua scomparsa da un momento all’altro appena svegliati.
La prima settimana soprattutto è stata molto dura. L’unico modo per andare avanti è pensare positivo come faceva lui che voleva bene alla squadra. Dobbiamo omaggiarlo cercando di portare la Fiorentina più in alto possibile. Pioli? Lavora molto sullo stile di gioco e sulla tattica, chiedendo molta intensità in fase di pressing e quando si marca l’avversario. Sta lavorando con una squadra per gran parte nuova e molto giovane, ci sono stati tanti cambiamenti rispetto alla passata stagione. Quest’anno è servito a conoscerci e ultimamente i risultati e la posizione in classifica sono migliorati, ma al momento siamo fuori dall’obiettivo di inizio stagione: la qualificazione all’Europa League. Il mio contratto? Voglio giocare e continuerò a lottare per riuscirci, poi vedremo. Sarei felice se il mio futuro fosse ancora qua, perché la Fiorentina è un grande club e Firenze è una città fantastica, ma cercherò in ogni caso di giocare, che è ciò che conta”.