MAURI, Speriamo che l'arbitro faccia il suo dovere
Si è ripreso la Lazio dopo aver assistito all’intera gara di esordio del “Marassi” dalla panchina. L’ha fatto a suon di inserimenti, di assist e di reti pensanti. Contro il Bologna Stefano Mauri si è scambiato il favore con Rocchi. Dopo un’ora di gioco sofferta, in cui la manovra scarseggiava e le occasioni da rete latitavano, è tornato a caricarsi la Lazio sulle spalle, ha ripreso a ruggire sull’onda di un assetto tattico che già in passato aveva esaltato le sue caratteristiche. Le incursioni del centrocampista brianzolo sono state decisive, così come voleva Reja. La svolta tattica è stata pensata proprio per favorire i suoi blitz in area di rigore e per concedere a tutta la squadra una alternativa in più in fase offensiva. La panchina di Genova è lontana, così come la tentazione di gettare la spugna e di cercare fiducia in altri lidi: “Quello che è accaduto è molto semplice – spiega il numero 6 biancoceleste in conferenza stampa - . Contro la Sampdoria non sono sceso in campo e nonostante non ci fossi rimasto bene, dal mio punto di vista non c’era problema. Il giorno dopo è arrivata la richiesta della stessa Sampdoria ed io con il mio procuratore abbiamo contattato la società per capire il loro punto di vista. Quando il presidente ha ribadito che ero incedibile sono stato molto felice. Sono contentissimo di essere rimasto, anche se è normale che a Genova c’ero rimasto male”.
Quella esclusione ora è solo un brutto ricordo. Gli esperimenti tattici di Reja proseguono, ma adesso ruotano tutti intorno alla sua figura: “Sono arrivati dei giocatori nuovi, stiamo provando degli assetti diversi rispetto alla scorso anno, l’obiettivo è quello di cercare di sfruttare tutte le risorse di questo organico. La squadra si sta mettendo nelle mani del mister, ha grande esperienza, è un nuovo navigato, valuterà lui quale modulo scegliere, in base ai calciatori che ha a disposizione e alle potenzialità dell’avversario che di volta in volta si va ad affrontare”.
Se il cambio tattico ha rilanciato le sue doti, diversamente è avvenuto per Matuzalem che con il nuovo modulo sembra relegato al solo ruolo di vice-Ledesma: “Dobbiamo essere tutti intelligenti a capire il momento della stagione, siamo tanti e giochiamo in una squadra importante. Se si vuole ambire a tornare ai primi posti serve una rosa ampia. E’ chiaro che non avendo la possibilità di giocare in Europa ci sono poche partite disponibili, ma dobbiamo tornare ai livelli che spettano alla Lazio. Più siamo e meglio è. Come stanno vivendo Matuzalem e Zàrate questo momento? Bene, magari sono un po’ sottotono, ma durante gli allenamenti si impegnano e questo è una buona cosa. Faranno presto vedere le loro potenzialità”.
La vera novità della stagione parla brasiliano: “Secondo me Hernanes ha delle grandissime qualità, sia tecniche che caratteriali. Ci vuole un po’ per abituarsi al calcio italiano, ma ha già dimostrato in campo di poterci dare tanto. Quando si calerà definitivamente nel nostro calcio potrà fare ancora meglio, potrà farci fare il definitivo salto di qualità”.
Ad una cosa certamente non ha fatto l’abitudine, alla distanza dalla nazionale: “Quello è un obiettivo che c’e sempre. Tutti i calciatori vorrebbero vestire quella maglia. Devo solo pensare a fare sempre meglio con la Lazio”.
Sabato alle 18 c’è un nuovo banco di prova: “A Firenze è sempre dura, loro sono una grandissima squadra anche se sono in difficoltà. Bisogna partire forte, cercare di metterli in difficoltà fin da subito. In settimana si sono un po’ lamentati per alcuni torti arbitrali, ma non penso sia l’unica squadra che abbia fatto polemica. Probabilmente i toni sono troppo accessi, ma speriamo che sabato l’arbitro faccia il suo lavoro”.
Ieri, Lichtsteiner, rilasciando un’intervista alla stampa Svizzera, si è detto molto ottimista sulla stagione della Lazio. Tanto da preferirla a quella della Roma: “Più forte non lo so, certamente siamo una buonissima squadra, ci siamo migliorati, a parole è sempre facile ma sarà il campo a decidere gli effettivi valori”.
L’ultima battuta è sulla presa di posizione dell’assocalciatori nei confronti del contratto collettivo e della Lega: “Noi come Lazio siamo d’accordo con il comunicato letto da Massimo Oddo. Ne abbiamo parlato, in particolare con Rocchi, e ci schieriamo dalla sua parte”.