LEGROTTAGLIE, Io e Gila vicini grazie a Gesù

19.03.2009 09:52 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: libero-news.it
LEGROTTAGLIE, Io e Gila vicini grazie a Gesù
FirenzeViola.it

La Stampa di Torino in questi giorni ha pubblicato l'anteprima del libro di Nicola Legrottaglie, libro nel quale il difensore della Juve racconta la sua esperienza di vita, culminata con la luce forte della fede, di Dio. Non mancheranno le polemiche, ma la cosa importante è il segnale che lui lancia, senza voler convertire nessuno. Un esempio su tutti quello di Alberto Gilardino. Nicola e il Gila erano in ritiro con la Nazionale. Ecco cosa scrive Legrottaglie: "Una sera a cena, prima di iniziare a cenare, ci avviciniamo alla tavola. Alberto Gilardino mi chiama: “Nicola, vieni qua che ti ho tenuto il posto”. Volle che ci sedessimo accanto, voleva parlare un po’. Inizialmente nulla di impegnativo. Non fu diretto, non entrò nel merito. Mano a mano vedevo che era sempre più interessato dalle parole che avevo speso nelle interviste sui giornali e in tv, le interviste “religiose” per così dire. Capii che voleva capire. Che ne voleva sapere di più. Gli raccontai di come Gesù entra nella tua vita, il perché di certe mie scelte che molti ritengono radicali – a partire ovviamente da quella lampante del non fare sesso. Lui ascoltava sinceramente incuriosito. Però attento e rispettoso. Mi ascoltava, chiedeva, io rispondevo, lui chiedeva ancora come chi è pieno di dubbi.

Mi promise che avrebbe iniziato a leggere la Bibbia. Non lo aveva mai fatto, o almeno non lo aveva mai fatto con coscienza e attenzione. Io ne ero felice. Alberto è un grande attaccante ed è l’idolo per i tifosi della sua squadra, la Fiorentina. Ma quel che contava era che si trattava di un ragazzo di ventisette anni. Me lo promise ed ha mantenuto la promessa. Nei giorni successivi, anche in allenamento, mi avvicinava e mi diceva: “Stasera devo chiederti alcune. Son cose relative a un passo che ho letto”. Ero felicissimo. Non per presunzione. Non mi interessa imporre la Parola di Gesù a chi non la vuole stare ad ascoltare. Cristo non si è mai imposto. Il Gila mi chiese di me, io raccontai della mia esperienza di uomo e nella mia vita per forza c’è anche tanta parte degli insegnamenti di Gesù. Spontaneamente ha preso in mano la Bibbia e ha cominciato a leggersela. Questo non significa che debba diventare un cristiano evangelico, ma a me basta sapere che un ragazzo, in un momento magari di smarrimento interiore o di domande che non trovano risposta, invece di prendere in mano il joystick di un videogioco prende in mano la Bibbia e cerca spiegazione là dentro. Non è detto che la trovi".