LAVORI IN CORSO. In attesa della grande caccia

12.04.2007 07:41 di  Marco Conterio   vedi letture

Lavori in corso. Ma non quelli delle strade e autostrade italiane, sempre in ritardo, che causano spesso disagi a chi le percorre. Il cantiere Fiorentina avanza, spedito come il TGV francese dei record, preciso come un orologio svizzero. Si lavora per l'oggi pensando al domani in riva all'Arno. Seduto sulla riva del fiume, il ds viola Pantaleo Corvino, sorride con melodie del sud nelle cuffie, pescando qua e là piccoli pesci che spera crescano alla svelta. In attesa della grande caccia.

Sono cambiati i tempi, da quelli della Fiorentina yè-yè, di De Sisti, Ferrante, Merlo e Amarildo. Puntare sui giovani e costruire con loro una squadra vincente? Pura utopia al giorno d'oggi. Creare una squadra di senatori per vincere subito? Chiedere al Milan per avere delucidazioni sui risultati che si ottengono dopo due-tre anni.
Prendere le due componenti, mescolarle con intelligenza e servirle sul piatto d'argento ad uno dei migliori allenatori d'Europa? La Fiorentina ha scelto questa linea, peraltro più che condivisibile, per guardare al futuro. Ed anche al presente.



E' così che è arrivato Kuzmanovic, a gennaio, per "essere inserito in squadra a piccole dosi", come ha detto durante la sua presentazione Corvino. Il serbo sta conoscendo la lingua, l'ambiente, il calcio italiano ed i compagni, dai quali pare stia assimilando nozioni tattico-tecniche con bramosità davvero encomiabile. E' così che arriverà Arturo Lupoli, "l'Inglese", come lo hanno ribattezzato in Under21. Capello sbarazzino, stile molto dandy, Lupoli è stato indicato da Henry come suo possibile erede. Ed Henry non è proprio l'ultimo arrivato... A Firenze crescerà sotto l'ala protettiva della premiata ditta Mutu-Jorgensen. Genio e sregolatezza insieme ad intelligenza tattica e spirito di sacrificio. Se Lupoli stringerà i denti, per prendere il meglio da entrambi, saranno tempi duri per le difese avversarie. Arriverà, a meno di sorprese dell'ultima ora, anche Anthony Vanden Borre. Caratterino pepato, piede vellutato e polmoni da maratoneta, il giovane belga sarà nella prossima stagione il protetto di Ujfalusi, con tutta probabilità. Vanden Borre ha nella fase offensiva la sua arma migliore? Il ceco sarà sicuramente buon mentore per lui, per insegnargli anche quelle di copertura ed interdizione. E poi ancora, Brivio con Pasqual, Alex con Gamberini e via discorrendo. Anche Pazzini con Toni, ma in questo caso si parla di un livello nettamente superiore al momento. Il centravanti forse più forte d'Europa e l'eroe di Wembley. Non uno dei tanti fiori che devono ancora sbocciare, ma uno di quelli più preziosi, da maneggiare e crescere con cura.

E dopo di loro, Corvino ricorrerà alle armi pesanti, quelle da caccia grossa. Astuzia e soldi. Già, perché se i Della Valle hanno confermato di voler andare avanti con il loro progetto, significa che continueranno ad investire sul mercato, per far diventare ancora più grande ed ambiziosa la Fiorentina. Su quali giocatori? Difficile capirlo. Corvino gioca, si diverte, finge, ironizza, costruisce e demolisce. Barzagli? Quaresma? Maniche? Poco importa. Firenze si fida ciecamente del suo tecnico, della sua società e del suo direttore sportivo. Tra poco si apre la caccia grossa. E Corvino vuole continuare a stare lì, in riva all'Arno, col sorriso sulle labbra, ma con un'altra musica nelle cuffie. Quella dell'inno della Champions League.