FIORENTINA-ROMA, Caos e polemiche sui biglietti
Da anni si cercano misure per arginare la violenza e gli incidenti negli stadi: partite a porte chiuse, trasferte vietate, impianti blindati, limitazioni alla vendita di biglietti, tessera del tifoso ecc. Provvedimenti che non sono mai apparsi del tutto risolutivi per mettere la parola fine al fenomeno. Il caso di Fiorentina-Roma, che si giocherà in notturna al Franchi domenica 7 febbraio è emblematico e fa riflettere: nonostante l'Osservatorio avesse definito "a rischio" la partita, il Casms ha deciso di aprire le tribune dello stadio fiorentino ai tifosi giallorossi, con delle limitazioni che però finiscono paradossalmente per danneggiare i tifosi "normali". E' quanto fa notare un nostro lettore, che in proposito è intervenuto nel blog di Fabrizio Bocca. Il dibattito è aperto: raccontanteci la vostra esperienza per l'acquisto dei biglietti delle partite
"Fiorentina-Roma non è una partita a rischio. Nonostante questo, il Prefetto di Firenze ha pensato bene di vietare l'acquisto del biglietto ai fiorentini non residenti a Firenze e ai romanisti non residenti nel Lazio. Vediamo nel dettaglio: se una famigliola di fiorentini residenti a Fucecchio decidesse di sfidare il freddo e di recarsi allo stadio, potrebbe acquistare il biglietto. Se la stessa famigliola avesse trovato una comoda villetta a Santa Croce sull'Arno non potrebbe acquistare il biglietto. Niente stadio, bisogna ripiegare sul cinema. Perché Fucecchio è in provincia di Firenze, mentre Santa Croce, pochi chilometri più in là, è in provincia di Pisa. Se risiedi a Figline Valdarno (Firenze) puoi andare allo stadio, se risiedi a San Giovanni Valdarno (stessa zona, ma in provincia di Arezzo), vatti a mangiare una pizza con gli amici. Se sei romanista di Roma hai diritto di entrare, se sei romanista di Narni, la partita non la puoi vedere. Se hai la "fortuna" di avere la cittadinanza sanmarinese o vaticana puoi entrare allo stadio, in quanto gli stranieri sono esclusi dal provvedimento. Ma se sei sanmarinese devi lasciare il tuo amico di Verucchio in macchina, lui non può entrare. Primo esempio al mondo di razzismo all'incontrario, penalizzati gli italiani rispetto agli stranieri. Se i parenti del presidente Della Valle decidessero di comprare un biglietto per lo stadio non potrebbero, sono marchigiani. Per coincidenza sono marchigiani anche i parenti della Sensi. Niente stadio anche per loro, andassero a vedere la Maceratese, sperando che non ci siano limitazioni per i nativi di Visso. La domanda che sorge spontanea è: ma quali nefandezze hanno commesso i fiorentini che non vivono a Firenze e i romanisti che non vivono nel Lazio, per essere esclusi dal diritto di entrare allo stadio? Ci si lamenta degli stadi vuoti, ma se non si permette di acquistare il biglietto, come si fa a riempire gli stadi? Che senso ha costruire stadi nuovi, quando poi se ne limita l'accesso?"
Pietro