FIORENTINA, Ora il sogno diventi realtà
Firenze è pronta. Stasera (ore 20,45 diretta su La7 e Sportitalia) si annunciano al Franchi oltre 35.000 spettatori, forse 40.000 con probabile record d’incasso stagionale (oltre un milione di euro). La città, Cesare Prandelli e i suoi ragazzi sanno di essere davanti a un grande evento calcistico. Giocare un quarto di finale di Coppa Uefa non capita tutti i giorni, per di più contro una formazione importante come il Psv Eindhoven, capolista nel campionato olandese. «Dopo il Bayern Monaco il Psv è la squadra più pericolosa che potevamo incontrare - ammette il tecnico viola - Temo la loro rapidità, la loro esperienza, il possesso palla finalizzato alle ripartenze veloci, il loro calcio totale».
«Senza contare - aggiunge Prandelli - che in rosa hanno ottimi elementi come Farfan. Però noi ci crediamo e vogliamo continuare questa grande avventura europea». Prandelli, come da indole e per ragioni scaramantiche preferisce, al solito volare basso ma in cuor suo sogna in grande e non è un mistero. D’altronde - risultati alla mano - la sua squadra ha affrontato da subito questa Coppa Uefa con tanta determinazione e voglia di fare bene e possibilmente di arrivare fino in fondo, fino alla finale che si disputerà il 14 maggio a Manchester.
Il mister. «È presto per dire se andremo a Manchester - sorride l’allenatore di Orzinuovi - Intanto giochiamoci questo doppio confronto. Voglio una Fiorentina esuberante, aggressiva, generosa, veloce, come fu l’Everton contro di noi a Liverpool. Come condizione stiamo bene nonostante nessuna squadra italiana abbia giocato quanto noi». Non solo: qualcuno gli fa notare che la Fiorentina, alla luce del 2-0 rimediato martedì sera dalla Roma all’Olimpico contro il Manchester United nei quarti di finale di Champions League, potrebbe restare l’unica a rappresentare il calcio italiano in Europa se ovviamente passerà indenne questo doppio turno.
L’obiettivo. Mister Cesare Prandelli sorride: «Fatemi questa domanda fra quindici giorni, comunque noi ci crediamo e i nostri tifosi pure.
Vogliamo andare avanti e mi auguro che dopo questa partita ce ne siano altre di ancora più importanti. Sarà una sfida molto dura, che condensa tre anni di lavoro. Per questo, comunque andrà a finire, la Fiorentina merita di essere applaudita». Il tecnico viola ribadisce che lui e la sua squadra non fanno distinzioni di obiettivi: «Puntiamo al quarto posto in campionato come alla Coppa Uefa e i tifosi sono dalla nostra parte, pure loro ci credono, il loro sostegno anche stavolta conterà tantissimo».
La formazione. Gli unici dubbi per la partita di stasera sono legati a Gamberini e Ujfalusi: il primo ieri s’è allenato e il secondo no ma è atteso stamani al test decisivo. In attacco Pazzini, a caccia del primo gol in Europa, è favorito su Vieri, certo il rientro di Mutu che ha saltato il doppio match con l’Everton e la trasferta persa a Udine. «Firenze è speciale, il mio futuro è viola e io mi sento importante come lo sono stati in passato Batistuta e Toni - dice l’asso rumeno rispondendo a un cronista olandese - Quanto alla Coppa Uefa, ci crediamo e voglio aiutare la mia squadra a vincere, sono lusingato che la gente creda tanto a me. Cosa ci manda per arrivare alla finale? Quattro gare, ci mancano quattro gare, per riuscirci serve esperienza ma soprattutto voglia di crederci per davvero. Noi daremo davvero tutto per realizzare i nostri sogni».
I rivali. C’è però prima da superare l’ostacolo Psv Eindhoven: «La Fiorentina gioca molto bene - dice Vergoossen, tecnico degli olandesi - sappiamo quindi quanto vale ma noi giocheremo secondo il nostro modo, senza snaturarci, per far valere le nostre qualità». Nel Psv è in dubbio Alcides (dovrebbe partire in panchina) mentre ci sarà di sicuro il giocatore più atteso e temuto, l’attaccante Jefferson Farfan che l’anno scorso è stato corteggiato dalla Fiorentina: «Vero, ho avuto un contatto con il club viola ma non abbiamo trovato un accordo. La Fiorentina? Temo molto l’attacco ma io e i i miei compagni vogliamo andare avanti in coppa e per quanto mi riguarda punto a dare il massimo».