FIORENTINA-CATANIA, Le chiavi del match
Terza gara in una settimana per la Fiorentina di Prandelli, che oggi pomeriggio sfiderà sul proprio terreno il Catania di Walter Zenga. LA squadra siciliana, in traserta, ha raccolto solo tre dei suoi ventidue punti, ma non per questo sarà una gara facile. I dubbi principali, alla vigilia, riguardano il centrocampo, dove Felipe è squalificato e Montolivo, nella migliore delle ipotesi, non potrà essere al cento per cento. Sarà probabilmente in quella zona del campo che si deciderà la gara.
MODULI: Il Catania gioca con una retroguardia a tre, che spesso si trasforma in una linea a cinque, con i due esterni, Silvestri e Sabato, bravi a schiacciarsi sulla linea dei difensori. La forza del Catania sta proprio negli esterni, che garantiscono grande copertura ma che aiutano molto anche il centrocampo, dove spesso creano superiorità numerica. E' lì che i viola dovranno stare attenti, sulle fasce
MUTU - GILARDINO: Anche oggi saranno loro due a dover trascinare la Fiorentina. L'intesa tra i due migliore partita dopo partita. L´unico pericolo è quello di un Gilardino isolato in mezzo alla difesa a tre catanese. Ecco perchè Mutu agirà molto vicino al bomber di Biella, e anche Santana dovrà dare loro una mano centralmente
PALLE INATTIVE: Sono la grande forza del Catania. Zenga ha mostrato una capacità di innovare veramente sorprendente, e la difesa gigliata dovrà essere pronta a tutto. Ne è un esempio clamoroso l´atteggiamento di Plasmati, che si è calato i pantaloncini su una punizione di Mascara, in Catania-Torino. Per questo Frey dovrà cercare di tenere sempre sott´occhio il pallone e i giocatori di movimento per evitare di farsi sorprendere.
DONADEL: Mancherà Felipe Melo. Donadel giocherà quindi in cabina regia, e la manovra viola sarà quindi diversa dal solito. I viola pagheranno un po' in fatto di qualità, e la squadra cercherà nuovi flussi di gioco, ecco perchè si farà di tutto per recuperare Montolivo. Donadel davanti alla difesa potrebbe ricreare, almeno inizialmente, la Fiorentina dello scorso anno, con la manovra che prediligerebbe le vie esterne, soprattutto con Vargas, parso in netta crescita mercoledì a Bucarest.
GLI EX: Vargas incontra la squadra che lo ha reso famoso, mentre Biagianti affronta la sua amata Fiorentina, nella quale ha esordito nell'anno della rinascita post-fallimento. Anche Stovini è un viola "doc", ma lui la maglia viola non l'ha mai indossata