DOMENECH, Tutti contro il Ct
«Domenech è stupido e infantile». Il giudizio arriva dalla Budapest colorata d’azzurro, ma a dispetto dei tifosi della polemica tra Italia e Francia non lo formula un giocatore. Il copyright è di Fabio Capello, da Ungheria-Italia di oggi seconda voce delle telecronache Rai. Magari molti, nel gruppo di Donadoni, la pensano allo stesso modo.
Ma la parola d’ordine è quella di “Ringhio” Gattuso, che un po’ sintetizza il pensiero dei compagni: «Non commettiamo l’errore di cadere nelle provocazioni del ct francese». E la convinzione è quella di Cannavaro: «Vedrete, l’8 settembre sarà un’altra storia rispetto al ko di un anno fa allo Stade de France: la sbornia di Berlino ci è passata». Dall’1-3 di Parigi a Milano, col ricordo della finale mondiale: il Pallone d’oro assicura però che l’Italia pensa solo al test contro l’Ungheria. Immagini e sensazioni di quella notte berlinese martellano solo monsieur Domenech, pronto a vivere ormai qualsiasi incrocio con gli azzurri come l’occasione per lavare un’onta personale. Gli azzurri, per fortuna, hanno superato tutto. E metabolizzato solo il lato positivo della sfida infinita con i cugini d’Oltralpe.
«Lasciamo perdere le parole di Domenech. Sono provocazioni, non bisogna farci caso - assicura Cannavaro - Guardate i nazionali francesi, parlano in altro modo: è la conferma che nel calcio quasi sempre il buon senso appartiene a noi giocatori.
Se il ct è nervoso lasciatelo fare: è tanto che non battiamo la Francia, noi pensiamo a quello».
Una piccola eccezione sembra averla fatta Materazzi. Dopo la bacchettata di Donadoni, ieri Riva è rimasto a colloquio col giocatore per venti minuti: tutti ora dribblano le domande sul fastidio per quella rivelazione sulla frase a Zidane, ma è chiaro che il riferimento al ritorno economico era diretta al difensore dell’Inter. «Io Marco lo vedo tranquillo: teso? Forse pensa al suo libro in uscita...», la battuta di Cannavaro. «Donadoni ha ragione: oggi il calcio è soprattutto business. Marco ha rivelato la frase, vedrete che il libro venderà di più».
Insomma, evitare era meglio. Paradossalmente, fanno più piacere le frecciate del ct francese Domenech. «Mi ha paragonato a Chabal, l’orco della nazionale francese di rugby? Per me è un complimento», il contropiede di Gattuso. «Ma l’avete mai visto giocare? E’ una furia. Quella del loro ct è tutta una strategia. Io spero solo che Milano non fischi il loro inno: i tifosi accolgano la Francia con lo stesso rispetto col quale fummo accolti noi a Parigi».