BIGICA, Sintonia con Pioli. Dai miei voglio intensità

08.09.2017 14:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Bruno Toscana
BIGICA, Sintonia con Pioli. Dai miei voglio intensità
FirenzeViola.it

Questa la prima parte dell'intervista concessa da Emiliano Bigica, tecnico della Fiorentina Primavera: "Sono contento di essere tornato a casa in una veste prestigiosa come la Primavera viola, in un'annata nuova che ci vedrà partecipare ad un campionato con un nuovo format avvincente e competitivo. Prima il campionato era diviso in tre gironi con la possibilità di passare in quattro e la migliore quinta. Le percentuali di qualificarsi erano alte, quest'anno saranno trenta finali. Partite di grande equilibrio, che prepareranno di più i giovani per misurarsi con i campionati che contano. Se ho sentito Guidi? No, però è venuto a trovarci in allenamento un pomeriggio e ho avuto il piacere di incrociarlo e scambiarci due parole. Dopo aver allenato nei dilettanti ho fatto l'osservatore in federazione e lì ho conosciuto modi di pensare diversi dall'Italia. Poi sono stato a Empoli e in U17, che mi ha formato tanto. Spero di aver fatto mie queste esperienze, per portarle nella mia nuova tappa. Lavoro con l'Italia? Sì, ho visto i ragazzi entusiasti di aver calcato i campi di Coverciano, in più hanno fatto da sparring partner ai loro idoli. Una bella esperienza: con Ventura abbiamo chiacchierato. Coverciano e Firenze sono sempre state nel mio destino.

Quattro-cinque anni fa, quando ero in D, non avrei immaginato di essere qui. Pioli? Ci siamo conosciuti sui campi, quest'anno il nostro rapporto è entrato più in sintonia costante. Diversi ragazzi hanno fatto il ritiro con la prima squadra e in settimana ogni tanto ci si allenano. Lui si è dimostrato gentile e affabile nei miei confronti: questo è un motivo di crescita. Ogni volta che vado a vedere l'allenamento c'è un confronto costruttivo. Come sarà la mia squadra? Aggressiva, di grande intensità. Questo cerco di dare da inizio anno, unendo alla loro qualità. Lavorare sulla parte mentale potrà completarli e farli abituare al calcio che conta senza accusare il cambiamento. Quando vai con i grandi accusi sempre un po' il salto e devono essere pronti".