Qual è la squadra con il miglior attacco d'Europa? Il mercato è in fermento. Il Barcellona ha acquistato Henry, il Bayern Monaco Toni, il Manchester United Nani e Anderson. I prossimi a muoversi, a scombinare gli equilibri procurando un effetto domino potrebbero essere Eto'o e Trezeguet. Per adesso individuiamo 13 squadre, - numero fortunato soprattutto per chi tifa per loro - che hanno attacchi atomici e che si contendono la palma di miglior reparto offensivo del vecchio continente. Perchè come dicono in America, le difese vincono le partite, ma gli attacchi fanno vendere i biglietti. E sognare i fan. E i direttori sportivi dei principali squadroni europei sono all'opera. Li immaginiamo, in una favola moderna, specchiarsi e chiedersi: "Specchio specchio delle mie brame, chi ha il miglior attacco del reame?". I numeri dello scorso anno hanno incoronato il Manchester United, che ha segnato addirittura 83 reti in Premier League, vediamo le prospettive per la stagione 2006-07. Ce n'è per tutti i gusti. Roba da impazzire alla Playstation.
INTER- Partiamo con i campioni d'Italia. Lo scorso anno hanno segnato 80 reti, miglior attacco della serie A. Cannoniere principe Ibrahimovic. Giocatore delizioso, prima o seconda punta, l'unico intoccabile. Mancini aggiunge al suo scacchiere tattico l'honduregno Suazo, punta da 14 gol nell'ultimo campionato con il Cagliari. Contropiedista, un razzo rubato allo sprint, costituisce una variabile tattica all'opportunismo di Crespo (14 gol) alla potenza di Adriano (solo 5, atteso al riscatto), all'acume di Cruz (7).
ROMA - La Roma ha segnato 74 reti in serie A. Con un attacco anomalo. Da cooperativa del gol. Con Totti centravanti di manovra, Scarpa d'Oro implacabile sottoporta, ma ancor più prezioso nel creare spazi e rifinire per gli inserimenti dei centrocampisti. Ne hanno beneficiato Perrotta (8 gol) e Mancini (8). Difficile cambiare un meccanismo che funziona acquistando un grande centravanti, forse questo schieramento tattico potrebbe essere sublimato da Quagliarella, goleador capace di partire dagli esterni.
MILAN - I campioni d'Europa sono reduci da un campionato da 57 gol. Pochi. Serve un salto di qualità. Ronaldo farà la preparazione con i rossoneri, è un valore aggiunto, Gilardino - che sorpresa sorpresa è stato il miglior realizzatore rossonero (12 gol) del passato torneo - resta in bilico, Inzaghi scalpita per trovare spazio con la doppietta di Champions come ultimo biglietto da visita, e poi c'è Kakà, otto reti in campionato, ma capocannoniere di Champions. E se Oliveira sembra in partenza potrebbe arrivare Eto'o. Un'altra prima punta, certo, ma di rango nobilissimo.
JUVENTUS - È tornata in serie A dopo un campionato da 81 reti in B, con Del Piero capocannoniere a quota 20 centri. Di rinforzo è arrivato Iaquinta (14 gol con l'Udinese) possibile sostituto sia di Pinturicchio che di Trezeguet. Il francese (15 reti) dopo aver chiesto di partire ora potrebbe restare. Giovani già testati a livello internazionale come Gilardino e Huntelaar sono le principali alternative. Da non dimenticare Palladino, schierabile, come Iaquinta, in un tridente, e Miccoli (10 reti al Benfica), possibile pedina di scambio.
REAL MADRID - Il Getafe, la ex squadra del nuovo tecnico Schuster, segnava con il contagocce (39 reti nela Liga). Con i talenti che il tedesco , se diventerà il nuovo tecnico del Real, avrà a disposizione con la camiseta blanca le cose miglioreranno. Van Nilstelrooy, Pichici con 25 gol, è una macchina da reti. A dargli una mano talenti a iosa: dal carismatico Raul ai talentuosi Robinho e Higuain. Reyes, esterno offensivo, se ne va, Cassano chi lo sa. Potrebbe essere il barese il rinforzo più prezioso per i campioni di Spagna. Ma non può sprecare altre occasioni.
BARCELLONA - I catalani hanno l'attacco più affascinante. Qualità 10. Questo il quartetto magico: Ronaldinho, Eto'o, Henry, Messi. Fate voi. Però l'impressione è che gli equilibri tattici rischino di andare a farsi benedire con i 4 contemporaneamente in campo. E che ci vorrebbero almeno due palloni per far contenti tutti.
Saviola è in partenza, potrebbe imitarlo anche un big, magari Eto'o, obiettivo del Milan. Gudjohnsen e Giuly sono riserve di lusso di una squadra a segno 78 volte nell'ultima Liga.
SIVIGLIA - Questi hanno vinto 3 coppe in una stagione: Supercoppa europea, coppa del Re e coppa Uefa. Kanoute, l'Henry dei poveri (e neanche tanto) a 30 anni ha vissuto la sua miglior stagione, aggiungendo alle movenze da ghepardo reti a raffica. Resterà, nonostante la Premier League sia una sirena tentatrice. Poi c'è Luis Fabiano, che da prima punta è un filo sacrificato, ma ha tecnica sopraffina e ampi margini di miglioramento. Come rincalzi l'efficace Kherzhakov e Chevanton, ex Lecce.
BAYERN MONACO - L'ultima stagione in Bundesliga è stata da brutto anatroccolo. Bavaresi fuori dalla Champions. E attacco anemico da 55 reti. Per ritrovare colore e aggiungere bollicine ecco Luca Toni, 16 reti nell'ultima stagione con la Fiorentina. E con lui Ribery, esterno di centrocampo offensivo francese proveniente dal Marsiglia. Nel mirino c'è pure Klose. E Makaay e Podoski cercano riscossa. Pizarro ha salutato.
STOCCARDA- Sì, perchè i campioni di Germania quest'anno sono loro. 61 reti in campionato (dietro solo al Werder Brema), una coppia offensiva da doppia cifra: il brasiliano Cacau (13 reti) e il gioiello classe 1985 Gomez (14 gol, nonostante un infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo). Lauth è rientrato all'Amburgo dopo il prestito.
MANCHESTER UNITED - Signori e signore, l'Old Trafford è più che mai tornato lo stadio dei sogni. 83 reti nell'ultima Premier League conclusa da compioni d'Inghilterra. Eppure in attacco Ferguson rilancia. Sono arrivati i rinforzi: Nani, esterno portoghese d'attacco (l'avete forse visto in tv contro l'Italia all'Europeo Under 21, era quello che andava come un treno), e Anderson, fantasista brasiliano ex Porto. E poi Giuseppe Rossi, dopo aver salvato il Parma, torna alla base. Basterebbe partendo da zero, e invece in rosa ci sono Cristiano Ronaldo (17 reti), Rooney (14), Saha, Smith (forse parte) e Solskjaer. Ah, Giggs e Park possono giocare più avanzati.
CHELSEA - 64 reti nell'ultimo campionato. Pochini. Non sono bastati i 20 di Drogba, capocannoniere e terminale micidiale dell'attacco dei Blues. Lo vogliono in tanti, lo avrà solo il c.t. della Costa d'Avorio per la coppa d'Africa. Così Mourinho è corso ai ripari: dal Bayern ecco Pizarro, sostituto designato dell'africano durante il periodo di assenza. Poi c'è Sheva. Resta o torna al Milan? I tifosi londinesi lo amano, la critica un po' meno, Mourinho meno ancora. Ha segnato poco, pagando l'ambientamento. Migliorerà (se resta). Tanto. Completano l'attacco Kalou e forse Pato, gioiellino brasiliano 17enne del Porto Alegre a un passo dai Blues. E non scordiamo che Lampard (11 reti) e Ballack sono attaccanti aggiunti.
LIVERPOOL- 57 reti in campionato. "Colpa" dell'atteggiamento pragmatico di Rafa Benitez, che ha invece pagato dividendi in Champions. L'attaccante più prolifico è l'olandese Kuyt (12 centri), poi Crouch (9), torre un po' sgraziata ma acrobatica e efficace. Come soluzione di riserva ci sono la corsa del peperino Bellamy e la classe di Luis Garcia. Poi Kewell, sperando che sia in salute, e il nuovo acquisto Voronin, dal Leverkusen.
LIONE - I campioni di Francia, ripetitivi per i successi tra i confini nazionali, hanno come punto di forza le capacità balistiche dei loro centrocampisti con i piedi buoni. Juninho Pernambucano su punizione fa paura (10 reti), le percussioni di Malouda (10 gol) sono spettacolari. In avanti occhio a Fred (11 gol) e Baros. Il nome nuovo è Benzema, 19 anni, di origine algerina, campioncino cresciuto nel vivaio. La ricetta si completa con una spruzzata di Govou, Keita e Wiltord.