ATALANTA-MILAN, Partita ufficialmente sospesa

11.11.2007 15:56 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta.it

Una partita in mano a un gruppo di imbecilli. Dopo gli incidenti all'esterno dello stadio, gli ultrà (con il volto coperto dalle sciarpe e i passamontagna) della curva atalantina impongono la sospensione di Atalanta-Milan. Prima sfondando parte delle barriere di plaxiglass che dividono gli spalti dal campo di gioco, poi con minacce chiare, con l'intenzione di compiere un'invasione di calcio. L'arbitro Massimiliano Saccani interrompe il gioco.

Poi Cristiano Doni si avvicina agli esagitati cercando di placarne l'ira. Rino Gattuso fa il portavoce e va a dire a Doni, dopo avere ricevuto indicazioni, che solo a Bergamo, a differenza degli altri stadi italiani, si rischiano il collasso e incidenti imprevedibili.

Tant'è che il fischietto di Mantova, dopo una lunga discussione con nerazzurri e rossoneri, decide di sospendere momentaneamente la gara, invitando le squadre a rientrare negli spogliatoi. Come dire che una tranquilla domenica di calcio è in mano a un manipolo di pseudo tifosi, capaci di condizionare la giornata di migliaia di veri tifosi, ma, soprattutto, il sistema-calcio.

Luigi Del Neri è amareggiato: " Il questore ha deciso così, speriamo che la situazione si tranquillizzi e si possa tornare a giocare. Questo non è calcio; noi vogliamo bene ai nostri tifosi, ma queste cose proprio non vanno".
Immagini sconcertanti, targate 2007. Mentre un padre con il figlioletto in braccio esce velocemente dall'Atleti Azzurri d'Italia e i veri tifosi dell'Atalanta, seduti al loro posto, attrendono con lo sguardo perso notizie. Alle 15.51 la decisione definitiva: la partita viene ufficialmente sospesa.