ASTORI, QUEST'ANNO ABBIAMO DATO POCO. MI SENTO LEADER
Il difensore viola Davide Astori ha parlato in merito alla stagione sin qui disputata dalla Fiorentina. Queste le sue dichiarazioni: "Crotone? Sarà una partita difficile, perché anche per loro è una delle ultime speranze per la salvezza e noi per l’Europa. Per noi, oltre che un lavoro, è una convinzione credere nell’Europa: dobbiamo perdere meno punti possibili. Classifica? Credo che l’anno scorso abbiamo fatto vedere molto di più. Ci manca qualche punto ma il campionato rispecchia i valori, quindi vuol dire che abbiamo dato poco. Contestazione? Il bello del calcio è la libertà d’espressione, accettiamo i fischi e cerchiamo di fare le partite come abbiamo giocato le ultime. Sousa? Quando dirige l’allenamento è sempre lo stesso. E’ normale cambiare atteggiamento dopo l’eliminazione dall’Europa League: questa cosa ci ha un po’ segnato a livello comportamentale, ma ci siamo ripresi bene. Novità? Io voglio finire bene il campionato. Finita la stagione si parlerà di tutto il resto. Gonzalo? Sarei dispiaciuto di un suo addio, perché ha sempre dato moltissimo. Sarà un discorso che affronterà lui con la società. Se mi sento un leader? Sì, me l’ha fatto capire sia l’ambiente che la società, ne vado orgoglioso. Bernardeschi? E’ un ragazzo maturo: sta dando il 110%.
Il futuro è dalla sua, come per Chiesa che sta diventando un top player. Europa? Ogni volta che vedo una rimonta ripenso alla nostra eliminazione, è il bello e il brutto del calcio. Abbiamo ricevuto una bella mazzata, ci è rimasta un po’ sul groppone. Una sola italiana rimasta? Non rispecchia l’Italia perché noi meritavamo di passare, così come la Roma. Anche il Napoli è stato sfortunato. Di certo tutto questo influisce sull’andamento delle squadre. Sorteggio Juve? Conosce il Barcellona, questo è un vantaggio. Sarà una bella partita, la Juve è costruita per far male anche in Europa. Proteste per gli errori arbitrali? Alcune proteste vengono dettate dai momenti, come è successo per il Milan. Capitano e cerco di analizzarle il meno possibile, anche perché non fa parte del mio lavoro. Atalanta? Dopo 20 partite è nella posizione che meritava, da grande squadra con un allenatore che chiede tanto a giocatori giovani e talentuosi. Speriamo di poter recuperar punti su di loro”.