ANCELOTTI, Il futuro in 15 giorni
Quindici giorni ancora e poi il futuro sarà più chiaro. Carlo Ancelotti e il Milan, Galliani per la precisione, hanno in programma un incontro in cui farsi i conti in tasca e capire, decidere, se continuare ancora insieme oppure no. Il club rossonero ha da tempo alzato l'asticella per la riconferma al terzo posto in campionato. Obiettivo che non sembra in discussione. Resta da capire, quindi, se possa essere Ancelotti a voler dire addio.
La questione non è infatti semplice come sembrerebbe e, nel summit, qualche punto "oscuro" dovrà essere chiarito. Ancelotti, dicono, ha in mano un paio di proposte interessanti dall'estero. Il Real Madrid (abbastanza sicura) e il Chelsea (meno facile). Logico, di qui, che si presenti al tavolo della trattativa con un paio d'assi da calare al momento buono. Ben inteso, non è abitudine del tecnico rossonero giocare al rialzo e non lo farà nemmeno in questa circostanza. E' chiaro, però, che l'amore che il buon Carletto nutre per il Milan potrebbe non bastare più per convincerlo a rifiutare le avances di altri grandi club e "accettare" un altro anno da comparsa.
In questo senso l'allenatore di Reggiolo chiederà, a differenza degli anni passati, qualche assicurazione in più a Galliani in tema di mercato. Il che, tradotto, vuol dire un mercato che sia sì attento ai conti, ma che assecondi in ogni caso il più possibile i suoi desideri. Ancelotti, non è un segreto perché è stato lui stesso a confermarlo recentemente, vuole una punta (Eto'o o Adebayor) e almeno un difensore centrale di valore (Agger o Alex). Li ritiene fondamentali per lottare ai vertici e non ha intenzione quindi di rinunciarvi. Il Milan, d'altro canto, ha invece preannunciato un mercato "esangue", per dirla alla Galliani, e, pur con tutta la buona volontà, sa di non potersi svenare partecipando ad aste fuori luogo per questo o quel giocatore. Ergo, da via Turati si farà il possibile per garantire al tecnico una squadra competitiva, ma l'impossibile non sarà nemmeno tentato.
Se poi tutto questo basterà a Carletto per sentirsi ancora una volta milanista, è tutto da vedere. Soprattutto se, come probabile, in estate toccherà fare i conti con il secondo capitolo della telenovela Kakà. Che il Real (o il Chelsea, il Manchester City e chi più ne ha più ne metta) bussi alla porta rossonera per il brasiliano è una probabilità. Che il Milan riesca a rinunciare ai milioni che gli verranno offerti per la sua stella è una possibilità. Che Ricky decida ancora con il cuore è un dubbio. Ma che senza Kakà si aprirerebbe una nuova era dei rossoneri è una certezza. Se poi questa inizierà con Ancelotti o no, è una domanda che avrà presto una risposta.